Ritratto di Giuseppe Brentano Grianta
Serangeli, Gioacchino
Descrizione
Identificazione: Giuseppe Brentano Grianta
Autore: Serangeli, Gioacchino (1786/ 1852)
Cronologia: post 1819 - ante 1820
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: olio su tela
Misure: 130 cm x 190 cm
Notizie storico-critiche: Il Serangeli, artista romano, dipinse quest'opera durante il suo decennio di permanenza milanese, al ritorno da Parigi (dove era stato allievo di David, di cui aveva copiato il celebre "Marat assassinato" per la traduzione su un arazzo della Manifatura Nazionale dei Gobelins) e prima del suo trasferimento a Torino come pittore presso la corte di Carlo Felice. Esposto a Brera nel 1820, il dipinto segnò un importante mutamento nell'iconografia dei ritratti ospedalieri, introducendo, oltre al benefattore, anche alcune figure di poveri in atto di ricevere l'elemosina.Ticozzi, dalle pagine della "Gazzetta di Milano" (1820), lodò entusiasticamente (siamo pur sempre in epoca neocassica) il realismo con cui l'artista aveva reso la figura del povero contadino: "[...] e quantunque desti pietà il vedergli su tutta la persona le tracce della decrepitezza, della miseria, dell'infermità, si riconosce che nel suggetto della sua tela [...], l'artista non poteva fare a meno di dipingere la natura coi più veri colori". La datazione del dipinto, mancando nell'archivio ospedaliero qualsiasi traccia di documentazione, si basa proprio sulla notizia della sua esposizione a Brera nel 1820.
L'effigiato, animatore di un celebre salotto culturale milanese, lasciò alla Cà Granda anche la sua collezione d'arte, comprendente una serie di paesaggi di Francesco Londonio, in seguito ceduti a Brera.
Collocazione
Provincia di Milano
Ente sanitario proprietario: Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico
Credits
Compilazione: Pavesi, Mauro (2005)
Aggiornamento: Cassinelli, Daniele (2007); Rebora, Sergio (2007)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3n120-00119/
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