Monumento sepolcrale di Ernestina Barbetta Cirio
Alpago, Augusto; Alziati (ditta)
Descrizione
Autore: Alpago, Augusto, progettista; Alziati (ditta), esecutore
Cronologia: post 1933
Materia e tecnica: granito
Descrizione: Sobrio ed elegante nel rispetto dei canoni di un razionalismo geometrico (Rebora 2009)
Notizie storico-critiche: Ernestina Barbetta si unì in matrimonio col tenente colonnello Carlo Pietro Cirio. Priva di figli, rimase vedova nel 1891, trovandosi a disporre di un ingente patrimonio quando, due anni più tardi, morì anche la sua unica sorella, Rachele (1833-1893), che la nominò erede universale dei propri beni. Rachele Barbetta era a sua volta vedova dell'avvocato Gottardo Delfinoni (1818-1889).
E proprio in segno d'affetto e riconoscenza nei confronti della sorella e del cognato che, come lei, non avevano avuto prole, nominò erede universale l'Ospedale Maggiore volendo che l'eredità prendesse il nome di lascito Delfinoni e che in luogo del proprio ritratto vi fosse quello dei coniugi.
La salma di Ernestina fu tumulata nel Cimitero Monumentale, nella spazio acquistato in precedenza dalla benefattrice "ove" - come recitava il testamento - "desidero tomba modesta come semplice il funerale". (Rebora 2009)
Collocazione
Provincia di Milano
Ente sanitario proprietario: Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico
Credits
Compilazione: Bortolotti, Carlotta (2009)
Aggiornamento: ()
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3n130-00449/
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