Tabernacolo
Ponti, Giò
Descrizione
Autore: Ponti, Giò (1891-1979), progettista
Cronologia: post 1963 - ante 1969
Tipologia: arredi liturgici e suppellettile ecclesiastica
Materia e tecnica: metallo; vetro
Misure: 35 cm x 35 cm x 85 cm
Descrizione: Tabernacolo a forma di esagono allungato, con quattro frammenti vitrei applicati
Notizie storico-critiche: L'opera è stata realizzata dalla Scuola d'arte Beato Angelico di Milano.
L'opera è collocata a sinistra della parete di fondo dell'altare, sotto le tre grandi croci in legno e rappresenta il mistero della transustanziazione.
Su disegno di Gio Ponti, è stata realizzato un piccolo tabernacolo esagonale in bronzo dorato, costellato da quattro frammenti trasparenti di cristallo (Medaglia, 2006). La forma richiama la perfezione del diamante.
Gli studi progettuali per il tabernacolo sono conservati presso il Centro Studi e Archivio dell'Università di Parma. Negli schizzi del settembre 1965 è concepito come una struttura a pianta e prospetto esagonale con una croce decorativa sulla sommità cuspidata. Costituiva un elemento autonomo, svincolato dalla parete e poggiato su un'asta sottile. Questa soluzione, che richiamava quella scelta da ponti per il tabernacolo di Sant'Elia al Carmelo di Bonmoschetto, fu abbandonata per quella attuale dove il tabernacolo è collocato sulla parete ma ne emerge attraverso la differenza cromatica dei materiali e per la presenza di una mensola sottostante, leggermente aggettante (Crippa, Capponi, 2005).
Dalla corrispondenza tra Gio Ponti e la committenza, si evince che la scelta di questa Scuola per la realizzazione degli arredi della chiesa fu imposta dalla vedova Gemma Sichirollo, benefattrice dell'Ospedale, come condizione per la sua donazione. Gio Ponti realizzò personalmente i disegni e tenne i contatti con la Scuola durante tutto il processo creativo, la consegna e il pagamento (Archivio dell'Ospedale Maggiore).
Collocazione
Provincia di Milano
Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Santi Paolo e Carlo
Credits
Compilazione: Tosi, Luca (2009)
Aggiornamento: Porcelluzzi, Anna (2012)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3o030-00606/
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