Ritratto di Maria Orazia Della Torre Bazzini benefattrice

ambito lombardo

Ritratto di Maria Orazia Della Torre Bazzini benefattrice

Descrizione

Ambito culturale: ambito lombardo

Cronologia: 1852

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 70 cm x 95 cm

Descrizione: Dipinto su tela con ritratto femminile di Maria Orazia Della Torre Bazzini benefattrice. La figura si staglia su uno sfondo neutro; emerge l'espressività incisiva del volto, senza intenti di addomesticare la fisionomia dei tratti fisionomici.
La pennellata si stende larga e piuttosto uniforme nell'impasto; emerge la scelta di un'essenziale bicromia (quasi un bianco e nero), dove l'incarnato del volto si staglia sun un fondo scuro. Ciò non impedisce al pittore di prodursi in delicate sfumature e velature con un'attenzione alla resa veristica del dettaglio fisionomico e dell'abbigliamento.
L'opera è inserita in una semplice cornice modanata dipinta di nero.

Notizie storico-critiche: In quest'opera emerge l'emblema della borghesia bergamasca del tempo, quella borghesia laboriosa, severa e nello stesso tempo serena.
All'idea di ritratto come strumento di idealizzazione si contrappone qui l'idea di un ritratto eticamente motivato in cui prevale il valore esemplare: "dovendo servire questi ritratti solo per stimolo al bene operare - scriveva il cardinale Paleotti - fuori tempo è il volersene servire mentre che vive il proprio autore, la cui vita ed azioni sono il vero esemplare". E di fatto questi dipinti recano generalmente - oltre al nome dell'effigiato - o i titoli di benemerenza o la data dell'atto munifico, come a far coincidere nel fotogramma più significativo l'intera immagine di una vita. Il dipinto diviene così lo specchio di una società, ma di una società moralisticamente ordinata. In questa logica si motiva anche l'attenzione al dato di costume, in quanto anche l'abbigliamento, specie se realisticamente inteso e finalizzato alla sola caratterizzazione sociale del personaggio, risulta funzionale alla visualizzazione di una tal forma di esemplarità.
La famiglia Bazzini, presente in Lovere già agli inizi del '400, fu tra le casate che, consolidata la loro fortuna economica, costruirono dimore signorili nel borgo di Lovere, oltre che la Basilica di S.Maria in Valvendra. Raggiunse il suo massimo splendore nella seconda metà del Cinquecento grazie alle fortune militari di Adorno, gentiluomo del Duca Ranuccio Farnese di Parma e condottiero dell'esercito veneziano nella guerra del Friuli del 1616. Nei primi decenni del '600 fu questo condottiero ad edificare a Lovere palazzo Bazzini, imponente e severo, secondo i canoni tipici dello stile eroico del tempo. La famiglia Bazzini annovera anche tre importanti musicisti tra cui Antonio Bazzini, della seconda metà dell'800, violinista, compositore e direttore del Conservatorio di Milano.

Collocazione

Provincia di Bergamo

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Bergamo Est

Credits

Compilazione: Tosi, Luca (2010)

Aggiornamento: Basilico, Andrea (2012)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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