Ritratto di Giovan Angelo Bonsaglio

Sala, Giosuè detto Saletta

Ritratto di Giovan Angelo Bonsaglio

Descrizione

Autore: Sala, Giosuè detto Saletta (notizie 1799-1803), esecutore

Cronologia: post 1800

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 88.5 cm x 119 cm (intero)

Descrizione: Il dipinto rappresenta un uomo di mezza età, vestito con la cotta bianca, decorata sulle maniche con del pizzo ricamato, e l'abito talare nero. Sul capo porta lo zucchetto nero, il viso è sbarbato e i capelli sono bianchi, portati sotto le orecchie. La figura è frontale, con il busto inclinato in avanti, appoggia la mano destra alla scrivania su cui è appoggiata la berretta e un libro, tenuto aperto dalla mano sinistra. A destra sullo sfondo, è collocaata una stele con un'iscrizione.

Notizie storico-critiche: Sono molto scarse le notizie che riguardano questo artista, di origine milanese che opera a cavallo tra il Settecento e l'Ottocento. Si ricordano di lui poche opere: una Morte di San Giuseppe, firmato e datato 1798 e due quadri d'altare tutti per la chiesa di Santa Maria Assunta in Brignano Gera d'Adda; nello stesso luogo, presso la sacrestia, si trova anche un dipinto raffigurante il Martirio di San Bonifaccio. Infine presso l'Ambrosiana è conservato un Ritratto di Federico Borromeo.(BOLAFFI 1975). L'autore si rifà ad una tipologia molto tradizionale con l'effigiato ritratto in piedi a mezzo busto, si tratta di un'immagine estremamente rigida in alcune soluzioni compositive e lacunosa tanto nella restituzione dei tratti del volto quanto in quella dell'intera postura dell'effigiato. Lo sguardo e fisso verso il basso, privo di espressività, il volto è reso in modo sommario, mancante di qualsiasi caratterizzazione, il libro in primo piano e la mano appoggiata sul bordo della scrivania, sono realizzati usano uno scorcio che mostra una scarsa conoscenza delle regole prospettiche. In aggiunta la resa dell'abito è priva di cura, anche se Giosuè Sala tenta di impreziosire la composizione realizzando il pizzo sulle maniche in modo molto minuzioso e curato, la cotta risulta comunque realizzata in modo grossolano, cade in modo rigido sul prelato, non sottolinea le forme del corpo, anzi le nasconde. La scelta poi, di utilizzare una fonte luminosa frontale al benefattore, contribuisce ad appiattire i volumi, trasmettendo una sensazione di rigidità e innaturalezza alla composizione. L'ambientazione è risolta collocando una stele sulla destra, un fondo monocromo scuro dietro il prelato e un ripiano che delimita la parte sottostante, tutti accorgimenti che chiudono la figura in uno spazio ristretto, soffocando la composizione.

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Vimercate

Credits

Compilazione: Ronchi, Valeria (2009)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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