Resurrezione di Lazzaro
scuola lombarda
Descrizione
Ambito culturale: scuola lombarda
Cronologia: seconda metà sec. XVIII
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tela / pittura a olio
Misure: 62.5 cm x 78 cm (intero)
Descrizione: Al centro del dipinto si trova una struttura architettonica in rovina, sotto le cui arcate è collocato un primo gruppo di figure: Cristo al centro, con tunica rossa e panneggio blu che gli cinge la spalla sinistra,il braccio destro piegato, rivolto in alto, con la mano aperta verso il sepolcro dal quale esce Lazzaro avvolto in un lenzuolo bianco. A sinistra di Cristo, una donna inocchiata con abito verde e arancio, forse Marta, tiene le mani alzate e guarda Lazzaro, dietro un uomo in piedi si sporge dalla spalla di Cristo per osservare la scena, dietro di lui un altro uomo in piedi. Sulla sinistra del quadro un secondo gruppo di uomini osserva Lazzaro, due sono in ginocchio e il terzo è in piedi con il busto sporto in avanti e le mani incrociate sul petto.Davanti al gruppo, una donna in ginocchio, vestita di bianco e blu, forse Maria, guarda Lazzaro.All'estrema sinistra del quadro si vedono altri due uomini, uno è in piedi si sporge da un pilastro, l'altro seduto indica Cristo con la mano destra. Sull'alto lato del quadro un terzo gruppo di figure, due sono seduti su dei ruderi in primo piano, dietro un uomo in piedi, vestito di verde con le braccia spalancate, davanti un uomo in piedi appoggia le mani sul rialzo per vedere la scena. Sullo sfondo un paesaggio montano con castello
Notizie storico-critiche: La tendenza ad accogliere nelle composizioni ruderi o motivi archeologici e più in generale il fascino del monumento in rovina, si sviluppa soprattutto in ambito romano, mentre nell'Italia settentrionale è soprattutto la figura di Giovanni Ghisolfi a proporre e diffondere questo stile. (BARBOLANI N. 2000) In questa composizione, anche se il complesso architettonico segue gli schemi e il gusto propri del capriccio architettonico, non si ritrovano riferimenti ai monumenti più rappresentativi delle vestigia romane, nè ai classici colonnati con capitelli corinzi, snelli ed eleganti che solitamente compongono la scena. L'artista preferisce una struttura ad arcate, solida e massiccia, che riempe col suo volume, il centro della composizione; lo spazio della scena è poi delimitato ai lati da un'architettura a sinistra, e una colonna a destra. L'architettura non è fine a sè stessa,ma diventa la cornice per una coposizione a soggetto biblico, il monumento costituisce la quinta teatrale per l'ambientazione della Resurrezione di Lazzaro, il fulcro della composizione. Attorno all'edificio in rovina, fra vestigia dell'antichità, si dispongono le figure atteggiate in pose un pò teatrali, realizzati con tocchi di colore veloci e precisi e dalla forma leggermente allungata che richiama i modi settecenteschi. Anche se la superficie pittorica è in parte offuscata da una patina scura, si intuisce una gamma cromatica luminosa e una resa atmosferica ben studiata, soprattutto nello scorcio montano che si apre dietro alle rovine.
Collocazione
Provincia di Monza e Brianza
Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Vimercate
Credits
Compilazione: Ronchi, Valeria (2009)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3o060-00036/
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