Ritratto femminile di Ortensia Ungaretti

scuola cremonese

Ritratto femminile di Ortensia Ungaretti

Descrizione

Ambito culturale: scuola cremonese

Cronologia: post 1619

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 70 cm x 90 cm (intero)

Descrizione: Il dipinto raffigura il mezzo busto di una donna ritratta frontalmente, con il viso leggermente girato a sinistra, e lo sguardo rivolto verso destra. Indossa un vestito giallo/bianco con fantasia a fiorellini stilizzati bianchi, costituito da un corpetto a "V" allacciato davanti con bottoni d'orati lavorati e una gonna dalla lavorazine complessa ad intreccio giallo e bianco. Oltre alla fila di bottoni, il corpetto è impreziosito da una doppia linea verticale d'orata a sinistra dei bottoni e una linea verticale singola a destra. Lo stesso tipo di decorazione si intravede anche sulle maniche, le quali terminano con un polsino alto bianco e pizzo lavorato. Sopra alla veste, l'effigiata porta una pesante sopravveste verde a maniche corte, con collo alto decorata da grossi bottoni d'orati che seguono il contorno dell'indumento. La veste rimane aperta mostrando l'abito sottostante. La donna appoggia la mano sinistra sul suo fianco, mentre con la destra accarezza un piccolo cagnolino bianco con orecchie marroni, accucciato su un tavolo. Al collo la dona porta la gorgiera bianca, e una collana d'oro costituita da quattro fili a al dito mignolo della mano sinistra indossa un anello d'oro.

Notizie storico-critiche: La composizione mostra una certa rigidità della posa e il volto dell'effigiata risulta idealizzato, senza una precisa caratterizzazione formale, ma alla severità dello sguardo e dell'ipostazione si contrappone la ricchezza delle decorazioni. Come per altri ritratti dell'Ospedale di Cremona dello stesso periodo, l'artista si concentra maggiormante sulla richezza e la resa dei particolari del vestito, piuttosto che sulla lettura psicologica dell'effigiato. La donna risulta elegantissima nell'indossare l'abito, la ricchezza è quasi ostentata: la collana pesante che cade sull'abito, la ricchezza delle decorazioni del tessuto, la passamaneria e i bottoni dorati, l'atteggiamento posato e sicuro anche l'inserimento del cagnolino sulla destra, tutto è funzionale ad attestare l'inserimento della donna nel circolo culturale della nobiltà cremonese. A differenza dei benefattori ottocenteschi che prediligevano un'immagine di sobria eleganza e morigeratezza, qui l'alta nobiltà ancora è impegnata a mostrare il proprio status sociale. L'autore non è interessato a rappresenta la reale fisionomia della donna ma a trasmette all'osservatore quello che la donna rappresenta. Infine la linea scura e netta del profilo del volto e gli occhi orientati verso destra, accentuano l'aria sofisticata e un po altera dell'effigiata.

Collocazione

Provincia di Cremona

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Cremona

Credits

Compilazione: Ronchi, Valeria (2009)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).