Ritratto femminile di Margherita de Pizzenardis

scuola cremonese

Ritratto femminile di Margherita de Pizzenardis

Descrizione

Ambito culturale: scuola cremonese

Cronologia: prima metà sec. XVII

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 70 cm x 90 cm (intero)

Descrizione: Il dipinto raffigura il mezzo busto di una giovane donna, ritratta di tra quarti, con lo sguardo frontale. Indossa una pesante sopravveste verde scura, decorata con motivi vegetali d'oro e bordature d'oro, con spalle a palloncino da cui si collegano ampie maniche aperte dalle quali si vede il vestito sottostante di una tonalità più chiara, a fantasia d'orata. La sopravveste è aperta nella parte bassa e trattenuta sul busto dalla mano destra dell'effigiata. L'altra mano è posata lungo il fianco sinistro e tiene un ventaglio marrone chiuso. Al collo porta una gorgiera bianca, uguale nella forma, ai polsini alla fine del vestito. I capelli della donna sono biondi raccolti in un'acconciatura tipica dell'epoca, con un cerchietto bombato a strisce diagonali giallo bianco e verde.

Notizie storico-critiche: La composizione mostra una certa rigidità d'impostazione con l'effigiata di tre quarti perfettamente conforme alle tipologie della ritrattistica del tempo unita ad una ricchezza decorativa visibile sia nell'abito che nell'acconciatura della donna. Proprio il vestito può aiutare a ristringere l'epoca d'esecuzione dell'opera, anche se non interamente leggibile, la sopravveste indossata dalla gentildonna, aperta alla spalla con ampie maniche pendenti, che lascia vedere quelle lunghe e aderenti del corpino, si colloca nella tipologia dell'indumento più volte documentate da Vecelio alla fine del XVI secolo e presente nei manuali sartoriali spagnoli pubblicati tra l'ultimo decennio del 500 e il secondo decennio del 600 con il nome di sopravveste alla fiamminga ed utilizzata soprattutto in Lombardia. (FRANGI F., MORANDOTTI A. 2002). L'artista anche se utilizza una stesura fortemente accademica, cerca di trasmettere maggiore naturalezza al viso, dove all'immagine idealizzata della donna si unisce un sapiente uso del chiaroscuro, la luce colpisce il viso da sinistra producendo ombre morbide, che sottolineano il profilo della donna in modo ben calibrato, e uno sguardo attento ed espressivo. Evidente è anche la cura nella resa dell'abito, molto elegante, ricco sia nella fattura che nei materiali. Forse troppo nette le linee create dalla passamaneria d'oro della sopravveste della donna, che sul busto diventano mero ornamento, e non mezzo per delineare la plasticità delle forme. Alla cura dell'abito e del volto, si contrappone la veloce stesura delle mani, realizzate in modo approssimativo, soprattutto quella in primissimo piano con il ventaglio. La scelta cromatica dell'artista è risolta con gamma tonale limitata, ma non per questo stancante, il verde scuro dell'abito si accende con le dorature delle decorazioni e delle bordature e il luccichio perlaceo della spilla sul collo, crea un'interessante richiamo tonale tra la gorgiera, i polsini e la fascia del cerchietto; dimostrando un'attenzione compositiva ben studiata dall'artista. Il fondo monocromo della stessa tonalità dell'abito è rischiarato in prossimita del lato sinistro della donna, pernettono alla figura, di emergere quasi in silhouette dal fondo cupo.

Collocazione

Provincia di Cremona

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Cremona

Credits

Compilazione: Ronchi, Valeria (2009)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).