Ritratto maschile di Giuseppe Moiana benefattore
ambito lombardo
Descrizione
Ambito culturale: ambito lombardo
Cronologia: post 1795
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tela / pittura a olio
Misure: 81 cm x 107 cm (tela)
Descrizione: Dipinto ad olio su tela di formato rettangolare con orientamento verticale, dotato di cornice lignea di colore nero con profilo interno dorato. L'opera costituisce il ritratto del benefattore ospedaliero Giuseppe Moiana, qui raffigurato di tre quarti, di fianco ad un tavolo su cui sono appoggiati libri, carte e una collana dorata. L'uomo indossa una mozzetta rossa sopra un rocchetto bianco ricamato sulle maniche; il collo è ornato da una sottile catena dorata con pendente circolare; lo sfondo è di colore neutro, privo di decorazioni.
Notizie storico-critiche: L'opera s'inserisce all'interno di quel nutrito corpo di dipinti posseduti da molti enti ospedalieri, che raffigurano le effigi dei benefattori, ovvero di coloro che per lo più attraverso lasciti testamentari e donazioni, contribuirono a far grande l'Ospedale: la consuetudine di omaggiare i benefattori attraverso l'esecuzione di un ritratto era prassi assai diffusa fin dall'antichità presso gli enti assistenziali in genere che, potendo contare in passato solo sulla generosità privata e non sull'intervento di sovvenzioni statali, sopravvivevano grazie alle iniziative benefiche dei singoli cittadini.
Fin dai primi anni della sua fondazione, l'amministrazione ospedaliera del S. Anna di Como aveva previsto che tutte le beneficenze fossero iscritte nell'Albo d'Oro e che i benefattori ricevessero varie forme di onoranze proporzionali all'importanza della donazione: dall'intestazione di sale e reparti ospedalieri, all'incisione del nome nelle grandi lapidi marmoree a lato della chiesa, all'esposizione di fotografie e ritratti ad olio medi (da 50.000 lire in su) e grandi (da 100.000 lire in su). La quadreria venutasi così a creare delle persone più benefiche di Como, del Lario e della Brianza veniva ogni anno esposta in occasione della festa padronale di Sant'Anna, in cui la popolazione comasca soleva visitare in folla l'ospedale.
Tali ritratti costituivano essenzialmente un veicolo di autocelebrazione per l'effigiato e la sua famiglia, da cui i numerosi riferimenti ai simboli del casato di appartenenza, così come ai segni distintivi dell'attività professionale esercitata. Dei personaggi si cercava di sottolineare l'impegno di vita serio e ponderato, in linea con quei criteri di decoro che contraddistinguevano il gusto estetico della società dell'epoca. Alla fissità degli sguardi, spesso dovuti alla natura stessa del ritratto postumo eseguito basandosi su fonti iconografiche familiari o maschere funerarie (solo a partire dalla seconda metà dell'Ottocento si inizierà a fare uso delle fotografie), veniva contrapposto il tentativo di inserire il soggetto in un ambiente in cui si trovasse il più possibile a suo agio: talora uno sfondo neutro - come nel dipinto qui schedato -, per meglio concentrarsi sul volto dell'effigiato; talvolta un fondale dal carattere domestico, allusivo della sua professione e del suo rango, che ne evidenziasse la posa spontanea; oppure un'ambientazione naturalistica (spesso ricostruita nello studio degli artisti), in linea con i canoni della produzione ritrattistica tipicamente lombarda.
Il cartiglio presente a lato del tavolo con l'iscrizione "Ex Dono Augustiane Imperatricis Maria Theresia Austriae 1761", confermerebbe l'inidividuazione del soggetto raffigurato nel Reverendo Giuseppe Antonio Moiana, autore del saggio "Orazione per i recenti felici avvenimenti elle vittoriose armi austriache in Boemia solennemente festeggiati dall'Ecclesiastica Congregazione della Pietà nella chiesa prepositurale di S. Donnino di Como recitata dal Sig. d. Giuseppe Antonio Mojana dotto di Sacra Teologia, preposto di detta chiesa e capo della suddetta Congregazione", stampato a Milano nel 1757 da Giuseppe Marelli: l'evento in questione celebrato nel volume potrebbe essere una delle battaglie cruciali della guerra dei Sette Anni, ovvero la rivincita a Kolìn (1757) da parte degli austriaci sui prussiani, costretti ad effettuare un ripiegamento e ad abbandonare la Boemia.
Collocazione
Provincia di Como
Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Lariana
Credits
Compilazione: Garnerone, Daniele (2009); Simioli, Adele (2009)
Aggiornamento: Uva, Cristina (2012)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3o190-00085/
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