Ritratto del benefattore Giovanni Battista Muggiasca
ambito lombardo
Descrizione
Ambito culturale: ambito lombardo
Cronologia: post 1842
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tela / pittura a olio
Misure: 92 cm x 120 cm (tela)
Descrizione: Dipinto a olio su tela di formato rettangolare con orientamento verticale, dotato di cornice lignea dorata divisa in tre fasce, liscia quella centrale più ampia e decorate con motivi ad ovoli e foglioline quelle esterna e interna. L'opera costituisce il ritratto del benefattore ospedaliero Giovanni Battista Muggiasca, raffigurato di tre quarti seduto su una poltrona a trono, dallo schienale riccamente decorato nella parte alta; alle sue spalle un tendaggio rosso lascia intravedere sulla sinistra del dipinto un paesaggio di campagna. L'uomo indossa un abito scuro sopra una camicia bianca con papillon nero al collo; la mano destra è nascosta sotto la giacca mentre la sinistra poggia sul bracciolo della poltrona.
Notizie storico-critiche: L'opera s'inserisce all'interno di quel nutrito corpo di dipinti posseduti da molti enti ospedalieri, che raffigurano le effigi dei benefattori, ovvero di coloro che per lo più attraverso lasciti testamentari e donazioni, contribuirono a far grande l'Ospedale: la consuetudine di omaggiare i benefattori attraverso l'esecuzione di un ritratto era prassi assai diffusa fin dall'antichità presso gli enti assistenziali in genere che, potendo contare in passato solo sulla generosità privata e non sull'intervento di sovvenzioni statali, sopravvivevano grazie alle iniziative benefiche dei singoli cittadini. Questo dipinto in particolare si fa risalire alla quadreria storica dell'Ospedale Sant'Anna di Como ed appartiene oggi all'Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Como in seguito all'assegnazione di beni immobili e mobili avvenuta nel 1998 in occasione della costituzione dell'ente.
Il benefattore qui effigiato appartiene ad una famiglia patrizia di Como, quella dei Muggiasca, nobilitata con il titolo di conti nel 1762 da Maria Teresa d'Austria: l'ultimo erede della famiglia, Giovanni Battista, donò nel 1842 all'Ospedale S. Anna la residenza familiare di Villa Pizzo, che venne messa all'asta dall'ente ospedaliero e così acquisita dal Vicerè del Lombardo.Veneto, l'arciduca Ranieri d'Austria. La sua donazione fu la più munifica del XIX secolo, per un'ammontare di 993.340 lire, incluso lo sterminato archivio della sua famiglia, di oltre cento cartelle dal XIV secolo in poi.
Il dipinto risente di un'impostazione tarda, ancora legata all'idea del ritratto come di un efficacie veicolo di autocelebrazione: l'inserimento di un proprio membro in una quadreria ospedaliera conferiva infatti prestigio al casato d'origine, da cui la reiterazione di modelli iconografici che sottolineano il potere della famiglia d'appartenenza, la professione dell'effigiato o che lo immortalano nell'atto stesso di stilare il testamento, in linea con criteri di decoro e distintivi della statura morale del personaggio raffigurato.
Collocazione
Provincia di Como
Ente sanitario proprietario: A.T.S. dell'Insubria
Credits
Compilazione: Garnerone, Daniele (2009); Simioli, Adele (2009)
Aggiornamento: Uva, Cristina (2012)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3o190-00098/
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