Ritratto maschile del sacerdote don Antonio Bertarini
ambito lombardo
Descrizione
Ambito culturale: ambito lombardo
Cronologia: post 1818
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tela / pittura a olio
Misure: 78 cm x 98 cm (tela)
Descrizione: Dipinto a olio su tela di formato rettangolare con orientamento verticale, dotato di cornice lignea di colore nero con bordo interno dorato. L'opera costituisce il ritratto del sacerdote Antonio Bertarini, raffigurato di tre quarti in piedi su uno sfondo privo di decorazioni, di colore scuro. Il sacerdote indossa un rocchetto in pizzo bianco con le maniche bordate di rosso e decorate a ricamo, che riprendono il colore della mozzetta, coperta sulle spalle da una mantelletta di colore nero; nella mano sinistra regge un libro, del quale tiene il segno con il dito indice, mentre con la destra sostiene un bastone sovrastato da un globo.
Notizie storico-critiche: L'opera s'inserisce all'interno di quel nutrito corpo di dipinti posseduti da molti enti ospedalieri, che raffigurano le effigi dei benefattori, ovvero di coloro che per lo più attraverso lasciti testamentari e donazioni, contribuirono a far grande l'Ospedale: la consuetudine di omaggiare i benefattori attraverso l'esecuzione di un ritratto era prassi assai diffusa fin dall'antichità presso gli enti assistenziali in genere che, potendo contare in passato solo sulla generosità privata e non sull'intervento di sovvenzioni statali, sopravvivevano grazie alle iniziative benefiche dei singoli cittadini.
Fin dai primi anni della sua fondazione l'amministrazione ospedaliera del S. Anna di Como aveva previsto che tutte le beneficenze fossero iscritte nell'Albo d'Oro e che i benefattori ricevessero varie forme di onoranze proporzionali all'importanza della donazione: dall'intestazione di sale e reparti ospedalieri, all'incisione del nome nelle grandi lapidi marmoree a lato della chiesa, all'esposizione di fotografie e ritratti ad olio medi (da 50.000 lire in su) e grandi (da 100.000 lire in su). La quadreria venutasi così a creare delle persone più benefiche di Como, del Lario e della Brianza veniva ogni anno esposta in occasione della festa padronale di Sant'Anna, in cui la popolazione comasca soleva visitare in folla l'ospedale.
Tali ritratti costituivano essenzialmente un veicolo di autocelebrazione per l'effigiato e la sua famiglia, da cui i numerosi riferimenti ai simboli del casato di appartenenza, così come ai segni distintivi dell'attività professionale esercitata. Dei personaggi si cercava di sottolineare l'impegno di vita serio e ponderato, in linea con quei criteri di decoro che contraddistinguevano il gusto estetico della società dell'epoca. Alla fissità degli sguardi, spesso dovuti alla natura stessa del ritratto postumo eseguito basandosi su fonti iconografiche familiari o maschere funerarie (solo a partire dalla seconda metà dell'Ottocento si inizierà a fare uso delle fotografie), veniva contrapposto il tentativo di inserire il soggetto in un ambiente in cui si trovasse il più possibile a suo agio: talora uno sfondo neutro - come nel presente dipinto -, per meglio concentrarsi sul volto dell'effigiato; talvolta un fondale dal carattere domestico, allusivo della sua professione e del suo rango, che ne evidenziasse la posa spontanea; oppure un'ambientazione naturalistica (spesso ricostruita nello studio degli artisti), in linea con i canoni della produzione ritrattistica tipicamente lombarda.
Il benefattore qui effigiato è Don Giovanni Antonio Bertarini di Esino, già Proposto di Dervio, che con testamento datato 19 ottobre 1818 istituiva ogni suo avere all'ospedale di Como, che accettava con l'obbligo di ricevere tutti gli infermi dei comuni di Esino Superiore, Esino Inferiore e Dervio: se nella gran maggioranza dei casi era l'ospedale nominato erede universale a decidere come impiegare le cospicue somme di cui diventava legatario, alcune personalità - tra cui appunto Bertarini - legarono invece il proprio capitale al comune di provenienza, stabilendo che una parte della rendita venisse erogata a beneficio delle spedalità dei poveri del comune stesso.
Collocazione
Provincia di Como
Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Lariana
Credits
Compilazione: Garnerone, Daniele (2009); Simioli, Adele (2009)
Aggiornamento: Uva, Cristina (2012)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3o190-00117/
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