Ritratto maschile di Rodolfo Salvioni
Barbetti G.
Descrizione
Autore: Barbetti G. (sec. XIX), pittore
Cronologia: post 1883
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tela / pittura a olio
Misure: 75 cm x 105 cm (tela)
Descrizione: Dipinto a olio su tela di formato rettangolare con orientamento verticale, dotato di cornice lignea dorata. L'opera costituisce il ritratto del benefattore ospedaliero Rodolfo Salvioni, raffigurato di tre quarti, seduto in poltrona su uno sfondo privo di decorazioni, di colore neutro. L'uomo indossa una giacca scura, su cui spiccano il colletto bianco con papillon nero, una coppia di medaglie appuntate sul lato sinistro del petto e un paio di occhiali appesi con una catenella al collo; nella mano sinistra regge il foglio testamentario mentre la destra è al petto, per metà nascosta all'interno della giacca.
Notizie storico-critiche: L'opera s'inserisce all'interno di quel nutrito corpo di dipinti posseduti da molti enti ospedalieri, che raffigurano le effigi dei benefattori, ovvero di coloro che per lo più attraverso lasciti testamentari e donazioni, contribuirono a far grande l'Ospedale: la consuetudine di omaggiare i benefattori attraverso l'esecuzione di un ritratto era prassi assai diffusa fin dall'antichità presso gli enti assistenziali in genere che, potendo contare in passato solo sulla generosità privata e non sull'intervento di sovvenzioni statali, sopravvivevano grazie alle iniziative benefiche dei singoli cittadini.
Fin dai primi anni della sua fondazione, l'amministrazione ospedaliera del S. Anna di Como aveva previsto che tutte le beneficenze fossero iscritte nell'Albo d'Oro e che i benefattori ricevessero varie forme di onoranze proporzionali all'importanza della donazione: dall'intestazione di sale e reparti ospedalieri, all'incisione del nome nelle grandi lapidi marmoree a lato della chiesa, all'esposizione di fotografie e ritratti ad olio medi (da 50.000 lire in su) e grandi (da 100.000 lire in su). La quadreria venutasi così a creare delle persone più benefiche di Como, del Lario e della Brianza veniva ogni anno esposta in occasione della festa padronale di Sant'Anna, in cui la popolazione comasca soleva visitare in folla l'ospedale.
Nei dipinti più antichi e fino almeno alla prima metà del XIX secolo, i benefattori venivano - come nel presente dipinto - spesso riprodotti nell'atto di consegnare la scheda testamentaria con la quale l'ospedale veniva nominato erede universale, ovvero legatario di cospicue somme: sul cartiglio tra le mani del benefattore, compare infatti la scritta "1883 Lascio erede l'Ospitale di Como. Rodolfo Salvioni". Tali ritratti diventavano così un efficace veicolo di autocelebrazione: l'inserimento di un proprio membro in una quadreria ospedaliera, conferiva infatti prestigio al casato d'origine, da cui la reiterazione di modelli iconografici che sottolineavano il potere della famiglia d'appartenenza dell'effigiato, in linea con criteri di decoro e distintivi della statura morale del personaggio raffigurato, spesso alla ricerca di una visibilità gratulatoria.
Collocazione
Provincia di Como
Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Lariana
Credits
Compilazione: Garnerone, Daniele (2009); Simioli, Adele (2009)
Aggiornamento: Uva, Cristina (2012)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3o190-00123/
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