Ritratto maschile di Carlo Rovelli dell'ordine dei predicatori

ambito lombardo

Ritratto maschile di Carlo Rovelli dell'ordine dei predicatori

Descrizione

Ambito culturale: ambito lombardo

Cronologia: post 1819

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 87 cm x 115 cm (tela)

Descrizione: Dipinto ad olio su tela di formato rettangolare con orientamento verticale, dotato di cornice lignea dorata con profilo interno decorato con un motivo a fogliette. L'opera costituisce il ritratto del benefattore ospedaliero Carlo Rovelli, qui raffigurato di tre quarti, in piedi di fianco ad un tavolo su cui sono appoggiati un libro e un calamaio con dentro la penna per scrivere; con la mano sinistra tiene la lettera testamentale, la destra invece è appoggiata sulla copertina di uno dei libri. L'uomo indossa una mantellina nera sopra la veste bianca da chierico, ornataal collo da un crocefisso dorato; lo sfondo è caratterizzato sulla destra della composizione dalla presenza di un tendaggio rosso oltre il quale è visibile una libreria.

Notizie storico-critiche: L'opera s'inserisce all'interno di quel nutrito corpo di dipinti posseduti da molti enti ospedalieri, che raffigurano le effigi dei benefattori, ovvero di coloro che per lo più attraverso lasciti testamentari e donazioni, contribuirono a far grande l'Ospedale: la consuetudine di omaggiare i benefattori attraverso l'esecuzione di un ritratto era prassi assai diffusa fin dall'antichità presso gli enti assistenziali in genere che, potendo contare in passato solo sulla generosità privata e non sull'intervento di sovvenzioni statali, sopravvivevano grazie alle iniziative benefiche dei singoli cittadini.
Fin dai primi anni della sua fondazione, l'amministrazione ospedaliera del S. Anna di Como aveva previsto che tutte le beneficenze fossero iscritte nell'Albo d'Oro e che i benefattori ricevessero varie forme di onoranze proporzionali all'importanza della donazione: dall'intestazione di sale e reparti ospedalieri, all'incisione del nome nelle grandi lapidi marmoree a lato della chiesa, all'esposizione di fotografie e ritratti ad olio medi (da 50.000 lire in su) e grandi (da 100.000 lire in su). La quadreria venutasi così a creare delle persone più benefiche di Como, del Lario e della Brianza veniva ogni anno esposta in occasione della festa padronale di Sant'Anna, in cui la popolazione comasca soleva visitare in folla l'ospedale.
Nei dipinti più antichi e fino almeno alla prima metà del XIX secolo, i benefattori venivano - come nel presente dipinto - spesso riprodotti nell'atto di consegnare la scheda testamentaria con la quale l'ospedale veniva nominato erede universale, ovvero legatario di cospicue somme: era questa la forma consuetudinaria delle maggiori beneficenze che l'ente riceveva in esenzione da tasse di successione. Tali ritratti diventavano così un efficace veicolo di autocelebrazione: l'inserimento di un proprio membro in una quadreria ospedaliera, conferiva infatti prestigio al casato d'origine, da cui la reiterazione di modelli iconografici che sottolineavano il potere della famiglia d'appartenenza dell'effigiato, in linea con criteri di decoro e distintivi della statura morale del personaggio raffigurato, spesso alla ricerca di una visibilità gratulatoria.
Il benefattore qui effigiato è Carlo Rovelli, vescovo di Como per ventisette anni dal 1793 al 1819: tra i principali propugnatori della causa dei poveri cittadini, egli fu anche uno dei maggiori benefattori dei Luoghi Pii della città, anche se nella documentazione storica sono rimasti registrati solo due dei suoi numerosi interventi finanziari (50 luigi d'oro di Francia andati nel 1817 alla Ca' d'Industria e una donazione di due anni più tardi, di cui però si ignora l'ammontare).

Collocazione

Provincia di Como

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Lariana

Credits

Compilazione: Garnerone, Daniele (2009); Simioli, Adele (2009)

Aggiornamento: Uva, Cristina (2012)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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