Ritratto maschile di don Carlo Patriarca parroco di Saltrio

Sogni Giuseppe (scuola)

Ritratto maschile di don Carlo Patriarca parroco di Saltrio

Descrizione

Autore: Sogni Giuseppe (scuola) (1837-1898), pittore

Cronologia: post 1800 - ante 1850

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 80 cm x 93 cm (tela)

Descrizione: Dipinto a olio su tela di formato rettangolare con orientamento verticale, dotato di cornice lignea di colore nero. L'opera costituisce il ritratto del sacerdote Carlo Patriarca, raffigurato di tre quarti di fianco ad un tavolino mentre regge nella mano sinistra un foglio del testamento e nella destra la penna con cui lo ha vergato; sul piano del tavolo è visibile un doppio calamaio con all'interno un'altra penna. Il sacerdote indossa una cotta bianca ricamata nella parte terminale, coperta da una mozzetta di colore nero con bordi e bottoni cremisi, il capo coperto da una camuzia. Lo sfondo è caratterizzato sulla sinistra da un tendaggio azzurro fissato lateralmente e sulla destra della composizione dalla presenza di una libreria.

Notizie storico-critiche: L'opera s'inserisce all'interno di quel nutrito corpo di dipinti posseduti da molti enti ospedalieri, che raffigurano le effigi dei benefattori, ovvero di coloro che per lo più attraverso lasciti testamentari e donazioni, contribuirono a far grande l'Ospedale: la consuetudine di omaggiare i benefattori attraverso l'esecuzione di un ritratto era prassi assai diffusa fin dall'antichità presso gli enti assistenziali in genere che, potendo contare in passato solo sulla generosità privata e non sull'intervento di sovvenzioni statali, sopravvivevano grazie alle iniziative benefiche dei singoli cittadini.
Fin dai primi anni della sua fondazione, l'amministrazione ospedaliera del S. Anna di Como aveva previsto che tutte le beneficenze fossero iscritte nell'Albo d'Oro e che i benefattori ricevessero varie forme di onoranze proporzionali all'importanza della donazione: dall'intestazione di sale e reparti ospedalieri, all'incisione del nome nelle grandi lapidi marmoree a lato della chiesa, all'esposizione di fotografie e ritratti ad olio medi (da 50.000 lire in su) e grandi (da 100.000 lire in su). La quadreria venutasi così a creare delle persone più benefiche di Como, del Lario e della Brianza veniva ogni anno esposta in occasione della festa padronale di Sant'Anna, in cui la popolazione comasca soleva visitare in folla l'ospedale.
Nei dipinti più antichi e fino almeno alla prima metà del XIX secolo, i benefattori venivano - come nel presente dipinto - spesso riprodotti nell'atto di consegnare la scheda testamentaria con la quale l'ospedale veniva nominato erede universale, ovvero legatario di cospicue somme: sul cartiglio tra le mani dell'effigiato compare qui infatti la scritta "Alla lodevole Amministrazione del Civico Spedale ed Un[...] L.L.P.P. di Como", ad indicare probabilmente l'incipit dell'elenco della donaziona fatta da Don Carlo Patriarca, parroco di Saltrio. Tali ritratti diventavano così un efficace veicolo di autocelebrazione: l'inserimento di un proprio membro in una quadreria ospedaliera, conferiva infatti prestigio al casato d'origine, da cui la reiterazione di modelli iconografici che sottolineavano il potere della famiglia d'appartenenza dell'effigiato, in linea con criteri di decoro e distintivi della statura morale del personaggio raffigurato, spesso alla ricerca di una visibilità gratulatoria.

Collocazione

Provincia di Como

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Lariana

Credits

Compilazione: Garnerone, Daniele (2009); Simioli, Adele (2009)

Aggiornamento: Uva, Cristina (2012)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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