Santa Margherita da Cortona

ambito lombardo

Santa Margherita da Cortona

Descrizione

Ambito culturale: ambito lombardo

Cronologia: post 1700 - ante 1799

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 67 cm x 83 cm (tela)

Descrizione: Dipinto ad olio su tela di formato rettangolare con orientamento verticale, dotato di cornice dorata. L'opera raffigura Santa Margherita da Cortona, qui raffigurata a mezzobusto in posizione frontale, con il volto leggermente inclinato verso destra ad osservare il crocefisso che stringe sul petto; la santa indossa il caratteristico abito francescano. Di fronte a lei, appoggiati su un tavolo, ci sono un teschio e la "disciplina", ovvero un frustino di corde intrecciate; inoltre un cagnolino vi appoggia zampe e muso sopra. Lo sfondo è chiaro, privo di decorazioni, e racchiude la scena in un ovale.

Notizie storico-critiche: Il presente dipinto appartiene alla collezione di opere pittoriche di soggetto sacro dell'Azienda Ospedaliera Ospedale S. Anna di Como: la mancanza di notizie reperite sulla sua vita antecedente la collocazione presso l'ente sanitario non permette di identificarne con certezza origine e dati relativi l'esecuzione o provenienza del dipinto.
Nell'inventario cartaceo dell'Ospedale S. Anna in Como (compilato da Augusto Colombo, 1965) il dipinto è identificato come "Penitente con teschio e testa di cane" e con l'aggiunta a matita tra parentesi "S. Rita?", mentre nella targa posta ai piedi del quadro viene riportata la sola parola "Penitente". La presenza dei relativi attributi, permette una corretta identificazione della donna come Santa Margherita da Cortona, religiosa vissuta tra il 1247 e il 1287 appartenuta al terz'ordine francescano: di umili origini e orfana di madre, visse come concubina di un nobile di Montepulciano, assassinato da un gruppo di briganti nel 1273; secondo la leggenda Margherita seguì a piedi il cane di Arsenio fino ad un boschetto dove ritrovò il corpo dell'amante. Scacciata col figlio dai familiari di lui e rifiutata da suo padre e dalla nuova moglie, visse un periodo difficile mortificandosi e maltrattando il figlio, che considerava frutto del peccato. Avvicinandosi ai francescani di Cortona, si convertì e pentì della sua vita passata, dedicandosi da allora esclusivamente alla preghiera e alle opere di carità, continuando una vita di sacrificio, mangiando e dormendo poco e indossando il cilicio. La sua spiritualità pone attenzione particolare alla Passione di Cristo, infatti, visse numerose crisi mistiche e visioni e viene di solito rappresentata con il saio francescano e il velo bianco, in compagnia di un angelo consolatore o - come nel presente dipinto - in estasi davanti al Crocifisso; è inoltre spesso accompagnata dal cane che le fece scoprire il cadavere dell'amante, dalla "disciplina", una sorta di frusta formata da piccole catene o cordicelle annodate tra loro, usata come strumento di penitenza e di flagellazione volontaria e dal teschio, simbolo degli eremiti penitenti.

Collocazione

Provincia di Como

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Lariana

Credits

Compilazione: Garnerone, Daniele (2009); Simioli, Adele (2009)

Aggiornamento: Uva, Cristina (2012)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).