Ritratto maschile di Evandro Bianchi Castiglioni
Palanti Giuseppe
Descrizione
Autore: Palanti Giuseppe (1881-1948), pittore
Cronologia: post 1941
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tela / pittura a olio
Misure: 96 cm x 140 cm (tela)
Descrizione: Dipinto a olio su tela di formato rettangolare con orientamento verticale, dotato di cornice lignea dorata divisa in tre fasce, liscia quella centrale più ampia e decorate con motivi ad ovoli e foglioline quelle esterna e interna. L'opera costituisce il ritratto del benefattore ospedaliero Evandro Bianchi Castiglioni, raffigurato in piedi di tre quarti all'interno di un cortile porticato ornato da cespugli. L'uomo indossa un completo chiaro, con camicia bianca e cravatta scura; la mano sinistra è in tasca, quella destra dritta lungo il fianco mentre regge il cappello.
Notizie storico-critiche: L'opera s'inserisce all'interno di quel nutrito corpo di dipinti posseduti da molti enti ospedalieri, che raffigurano le effigi dei benefattori, ovvero di coloro che per lo più attraverso lasciti testamentari e donazioni, contribuirono a far grande l'Ospedale: la consuetudine di omaggiare i benefattori attraverso l'esecuzione di un ritratto era prassi assai diffusa fin dall'antichità presso gli enti assistenziali in genere che, potendo contare in passato solo sulla generosità privata e non sull'intervento di sovvenzioni statali, sopravvivevano grazie alle iniziative benefiche dei singoli cittadini.
Fin dai primi anni della sua fondazione l'amministrazione ospedaliera del S. Anna di Como aveva previsto che tutte le beneficenze fossero iscritte nell'Albo d'Oro e che i benefattori ricevessero varie forme di onoranze proporzionali all'importanza della donazione: dall'intestazione di sale e reparti ospedalieri, all'incisione del nome nelle grandi lapidi marmoree a lato della chiesa, all'esposizione di fotografie e ritratti ad olio medi (da 50.000 lire in su) e grandi (da 100.000 lire in su). La quadreria venutasi così a creare delle persone più benefiche di Como, del Lario e della Brianza veniva ogni anno esposta in occasione della festa padronale di Sant'Anna, in cui la popolazione comasca soleva visitare in folla l'ospedale.
Anche nel '900 le modalità di ottenere il ritratto "ad memoriam" rimasero invariate, a parte naturalmente il rapporto con l'entità del lascito, via via sottoposto ad aggiornamento: il benefattore qui effigiato ad esempio, Evando Bianchi Castiglioni, il 15 gennaio 1941 lasciò al S. Anna tutti i suoi beni, per un valore complessivo di circa due milioni di lire, con la richiesta che venisse ricordata anche la sua consorte Ida Ori. A differenza però del filone della ritrattistica tradizionale, le opere appartenenti alle raccolte ospedaliere - come quella qui schedata - si mantennero estranee alle polemiche artistiche divampate nei primi anni del XX sec. (a partire dal Futurismo in poi), privilegiando artisti e pittori a volte anche dilettanti, magari legati da amicizia con il benefattore, o comunque ancora debitori delle influenze tardo ottocentesche, che privilegiavano uno stile verista, aderente alla fisionomia dell'effigiato.
Essendo quasi tutti post mortem, i ritratti venivano realizzati sulla base di una testimonianza fotografica, che quindi condizionava l'artista ad una certa fissità documentaria, in parte mitigata dal tentativo di inserire il soggetto in un ambiente in cui si trovasse il più possibile a proprio agio. Quest'ultimo poteva essere uno sfondo neutro, per meglio concentrarsi sul volto dell'effigiato; un fondale dal carattere domestico, allusivo della sua professione e del suo rango, che ne evidenziasse la posa spontanea; oppure - come nel presente dipinto - un'ambientazione naturalistica (spesso ricostruita nello studio degli artisti), in linea con i canoni della produzione ritrattistica tipicamente lombarda. Anche le frequenti allusioni all'attività esercitata dall'effigiato - motivo tradizionale ricorrente nell'iconografia ospedaliera dei secoli precedenti - non assunse nel '900 toni celebrativi, ma solo di discreto commento, per meglio precisare la personalità dell'effigiato.
Collocazione
Provincia di Como
Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Lariana
Credits
Compilazione: Garnerone, Daniele (2009); Simioli, Adele (2009)
Aggiornamento: Uva, Cristina (2012)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3o190-00139/
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