Ritratto femminile di Lisa Canella

Verzetti Pietro

Ritratto femminile di Lisa Canella

Descrizione

Autore: Verzetti Pietro (1876-1955), pittore

Cronologia: post 1918

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 73 cm x 110 cm

Descrizione: Dipinto a olio su tela di formato rettangolare con orientamento verticale, dotato di cornice lignea dorata, decorata com motivi a volute e racemi floreali. L'opera costituisce il ritratto della benefattrice ospedaliera Lisa Canella, raffigurata di tre quarti seduta su una sedia, leggermente rivolta verso sinistra. La donna indossa un cappotto grigio da cui emerge un alto colletto bianco ricamato e un cappello scuro; la mano destra è appoggiata sulla gamba, quella sinistra al bracciolo della sedia e stringe tra le dita un foglio arrotolato. Lo sfondo è privo di decorazioni, di colore neutro.

Notizie storico-critiche: L'opera s'inserisce all'interno di quel nutrito corpo di dipinti posseduti da molti enti ospedalieri, che raffigurano le effigi dei benefattori, ovvero di coloro che per lo più attraverso lasciti testamentari e donazioni, contribuirono a far grande l'Ospedale: la consuetudine di omaggiare i benefattori attraverso l'esecuzione di un ritratto era prassi assai diffusa fin dall'antichità presso gli enti assistenziali in genere che, potendo contare in passato solo sulla generosità privata e non sull'intervento di sovvenzioni statali, sopravvivevano grazie alle iniziative benefiche dei singoli cittadini.
Fin dai primi anni della sua fondazione l'amministrazione ospedaliera del S. Anna di Como aveva previsto che tutte le beneficenze fossero iscritte nell'Albo d'Oro e che i benefattori ricevessero varie forme di onoranze proporzionali all'importanza della donazione: dall'intestazione di sale e reparti ospedalieri, all'incisione del nome nelle grandi lapidi marmoree a lato della chiesa, all'esposizione di fotografie e ritratti ad olio medi (da 50.000 lire in su) e grandi (da 100.000 lire in su). La quadreria venutasi così a creare delle persone più benefiche di Como, del Lario e della Brianza veniva ogni anno esposta in occasione della festa padronale di Sant'Anna, in cui la popolazione comasca soleva visitare in folla l'ospedale.
Anche nel '900 le modalità di ottenere il ritratto "ad memoriam" rimasero invariate, a parte naturalmente il rapporto con l'entità del lascito, via via sottoposto ad aggiornamento. A differenza però del filone della ritrattistica tradizionale, le opere appartenenti alle raccolte ospedaliere - come quella qui schedata - si mantennero estranee alle polemiche artistiche divampate nei primi anni del XX sec. (a partire dal Futurismo in poi), privilegiando artisti e pittori a volte anche dilettanti, magari legati da amicizia con il benefattore, o comunque ancora debitori delle influenze tardo ottocentesche, che privilegiavano uno stile verista, aderente alla fisionomia dell'effigiato.
Essendo quasi tutti post mortem, i ritratti venivano realizzati sulla base di una testimonianza fotografica, che quindi condizionava l'artista ad una certa fissità documentaria, in parte mitigata dal tentativo di inserire il soggetto in un ambiente in cui si trovasse il più possibile a proprio agio. Quest'ultimo poteva essere uno sfondo neutro - come nel presente dipinto -, per meglio concentrarsi sul volto dell'effigiato; un fondale dal carattere domestico, allusivo della sua professione e del suo rango, che ne evidenziasse la posa spontanea; oppure un'ambientazione naturalistica (spesso ricostruita nello studio degli artisti), in linea con i canoni della produzione ritrattistica tipicamente lombarda. Anche le frequenti allusioni all'attività esercitata dall'effigiato - motivo tradizionale ricorrente nell'iconografia ospedaliera dei secoli precedenti - non assunse nel '900 toni celebrativi, ma solo di discreto commento, per meglio precisare la personalità dell'effigiato.
Nell'inventario cartaceo dell'Ospedale S. Anna in Como (compilato da Augusto Colombo, 1965) l'opera è attribuita a Pietro Vezzetti e datata 1918: tale attribuzione, frutto di un probabile refuso, deve essere corretta in Pietro Verzetti, come appare inequivocabilmente dalla firma dell'autore, accanto alla data 1918.

Collocazione

Provincia di Como

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Lariana

Credits

Compilazione: Garnerone, Daniele (2009); Simioli, Adele (2009)

Aggiornamento: Uva, Cristina (2012)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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