Paesaggio della svizzera tedesca

Ashton Federico

Paesaggio della svizzera tedesca

Descrizione

Autore: Ashton Federico (1836-1904), pittore

Cronologia: post 1866

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 141 cm x 107 cm (tela)

Descrizione: Dipinto ad olio su tela, di formato rettangolare con orientamento orizzontale, dotato di cornice dorata e argentata. L'opera raffigura un paesaggio di montagna: in primo piano alcuni paesani attraversano un ponticello sul torrente per raggiungere il paese, costituito per lo più da baite in legno, fra le quali spicca l'appuntita torre del campanile dorata. Tutt'intorno il verde dei boschi e dei prati che culminano sullo sfondo nelle montagne, verdi quelle in primo piano, rocciose e poi imbiancate dalla neve mano a mano che ci si allontana; fa da sfondo un cielo azzurro limpido.

Notizie storico-critiche: Il presente dipinto appartiene alla collezione di opere pittoriche dell'Azienda Ospedaliera Ospedale S. Anna di Como: nell'inventario cartaceo dell'ospedale S. Anna di Como (compilato da Augusto Colombo, 1965) l'opera viene indicata come proveniente dalla "Donazione Celesia" per cui è ipotizzabile faccia parte di quell'insieme di beni lasciati all'ospedale dalla contessa Giulia Celesia Cays che, nel 1954, dispose per volontà testamentaria la donazione al S. Anna della storica dimora affacciata al lago, comprensiva dei notevoli beni artistici in essa custoditi. Storicamente non è infatti insolito che i legati ospedalieri fossero costituiti non soltanto da somme di denaro, ma da beni immobili e mobili che venivano incamerati dall'ente assistenziale, talora venduti per recuperarne il corrispettivo monetario e talora inseriti nelle proprie raccolte, come nel caso delle opere d'arte, soprattutto pittoriche.
Sempre in tale inventario l'opera viene indicata come di "solo modesto valore documentario" e attribuita a Federico Asthon: il cognome è evidentemente un refuso, trattasi infatti di Federico Ashton, detto anche il pittore della montagna. Nato a Milano nel 1836 da padre inglese e madre fiorentina, egli frequentò lÂ'Accademia di Brera, dove ebbe come insegnante Gaetano Fasanotti, al quale deve lÂ'ispirazione al vero, temperata da un gusto romantico per la visione: cominciò a dipingere e ad esporre i suoi quadri abbastanza presto, dedicandosi con prevalenza al paesaggio e raccogliendo notevoli ed immediati successi, che lo portarono nellÂ'Ossola, nella vicina Svizzera e un poÂ' ovunque nelle Alpi; dopo una tappa romana per perfezionare la sua pittura e sul lago Maggiore, dove entrò in contatto con alcuni esponenti del naturalismo lombardo e diresse una scuola di pittura a Pallanza, si trasferì stabilmente a Domodossola, punto di partenza per escursioni nelle vallate ossolane e svizzere, dipingendo valli, alpeggi, paesi, passi, ghiacciai; morì nel 1904 cadendo in un burrone nei pressi del passo del Sempione.
Per Ashton la montagna è naturalmente il più interessante degli ambienti: nei suoi paesaggi montani non c'è mai il ricorso all'artificio o allo spettacolare, ne lÂ'ansia romantica del ricercare un senso ultimo nella maestosità del creato: per l'artista la montagna è vissuta con naturalità ed immediatezza e quindi dipinta con realismo e trasparenza, priva di ogni simbolismo concettuale. Nelle sue tele il linguaggio della montagna diventa ora rasserenante, ora inquieto: egli scompone e ricompone sulla tela il rapporto tra le linee spezzate dei profili delle montagne, dei tronchi e dei rami, e le linee curve delle rocce, delle nubi e dei giochi d'acqua su cui indugiano o sciabolano intermittenti sprazzi di luce; anche l`umanità che ritrae è quasi un dato paesaggistico, che si perde, al pari delle capre e delle pecore al pascolo, nella più vasta prospettiva della natura.

Collocazione

Provincia di Como

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Lariana

Credits

Compilazione: Garnerone, Daniele (2009); Simioli, Adele (2009)

Aggiornamento: Uva, Cristina (2012)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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