Adorazione dei Re Magi
ambito lombardo
Descrizione
Ambito culturale: ambito lombardo
Cronologia: post 1800 - ante 1899
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tela / pittura a olio
Misure: 97 cm x 135 cm (tela)
Descrizione: Dipinto ad olio su tela di formato rettangolare con orientamento verticale, dotato di cornice lignea dorata. L'opera raffigura l'episodio sacro dell'adorazione dei Magi: Gesù bambino si trova in braccio a Maria, in piedi sul lato sinisto della composizione con alle spalle Giuseppe, che osserva la scena. Di fronte a loro i tre Re Magi nell'atto di offrire i doni, due inginocchiati davanti a Maria, e uno in piedi proprio dietro di loro. Alle spalle dei Magi un corteo di uomini applaude e osserva la scena sul lato destro della composizione, mentre quello sinistro è occupato dalla capanna, di cui si intravede il tetto di legno pur sostenuto da colonne marmoree, vicino alle quale spuntano teste di angeli; sullo sfondo profili di archi marmorei e il cielo azzurro attraversato dalla stella cometa.
Notizie storico-critiche: Il presente dipinto appartiene alla collezione di opere pittoriche di soggetto sacro dell'Azienda Ospedaliera Ospedale S. Anna di Como: nell'inventario cartaceo dell'ospedale S. Anna di Como (compilato da Augusto Colombo, 1965) l'opera viene indicata come proveniente dalla "Donazione Celesia" per cui è ipotizzabile faccia parte di quell'insieme di beni lasciati all'ospedale dalla contessa Giulia Celesia Cays che, nel 1954, dispose per volontà testamentaria la donazione al S. Anna della storica dimora affacciata al lago, comprensiva dei notevoli beni artistici in essa custoditi. Storicamente non è infatti insolito che i legati ospedalieri fossero costituiti non soltanto da somme di denaro, ma da beni immobili e mobili che venivano incamerati dall'ente assistenziale, talora venduti per recuperarne il corrispettivo monetario e talora inseriti nelle proprie raccolte, come nel caso delle opere d'arte, soprattutto pittoriche.
L'iconografia dell'offerta dei doni a Gesù da parte dei Magi ha avuto nell'arte una straordinaria fortuna, in particolare nelle rappresentazioni della Natività e del presepe. Il testo dei Vangeli sinottici a questo proposito (Mt 2, 1-12) è piuttosto scarno di particolari ed è la successiva tradizione cristiana che ha poi fornito dettagli all'evento: il passo di Matteo non fornisce ad esempio il numero esatto dei Magi nè indicazione dei loro nomi, ma la tradizione più diffusa li ha spesso identificati come tre saggi - lo stesso numero rappresentato nel presente dipinto -, basandosi sul fatto che vengono fatti a Gesù tre doni, ed ha assegnato loro i nomi di Melchiorre, Baldassarre e Gasparre. Altra evoluzione successiva è il passaggio dalla condizione di astrologi (Magi è la traslitterazione del termine greco "magoi", che nel tempo ha indicato filosofi e scienziati così come stregoni e astronomi) a quella di re - da cui la presente rappresentazione con le corone sulla testa o vicino al corpo. Nel dipinto qui esaminato vengono rappresentati secondo l'iconografia più diffusa e tradizionale: Melchiorre, il Mago più anziano è il primo ad inginocchiarsi davanti a Maria e a porgerle l'oro; secondo Gasparre, il più giovane, con in mano il vaso contenente la mirra e per ultimo Balsassarre, di carnagione scura, che qui solleva il contenitore da dove esce il fumo dell'incenso. La presenza di un corteo alle loro spalle ha invece un'origine più tarda, attestata come rievocazione storica in alcune città italiane fin dal Medioevo, e particolarmente rappresentata in pittura a partire dall'epoca tardo-gotica fino a tutto il Rinascimento, con una particolare attenzione alla ricchezza delle vesti e dei finimenti degli animali; quest'opera viene collocata temporalmente alla fine del XVIII secolo, per il tipo di tela e la preparazione utilizzata prima di effettuare la stesura pittorica, tuttavia richiama stilisticamente opere del XV secolo per le tonalità forti e luminose utilizzate e per l'ambientazione con architetture classiche di sfondo.
Collocazione
Provincia di Como
Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Lariana
Credits
Compilazione: Garnerone, Daniele (2009); Raimondo, Valentina (2009)
Aggiornamento: Uva, Cristina (2012)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3o190-00237/
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