Santa Lucia
scuola lombarda
Descrizione
Ambito culturale: scuola lombarda
Cronologia: post 1700 - ante 1799
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tela / pittura a olio
Misure: 121 cm x 171 cm (tela)
Descrizione: Dipinto ad olio su tela di formato rettangolare con orientamento verticale, dotato di cornice lignea scusa ornata nella parte alta da un profilo mistilinea convesso. L'opera raffigura Santa Lucia in adorazione della Vergine Maria con il Bambino, che appaiono su una nuvola nell'angolo in alto a destra della composizione. La santa appare inginocchiata in primo piano sulla sinistra, la mano destra al petto, con la sinistra regge un piccolo vassoio sul quale sono posati i suoi occhi, simbolo del martirio, che offre alla Madonna. Alle sue spalle il basamento di una colonna sul quale è inscritto un motto latino in lettere capitali e uno stemma araldico; ai suoi piedi, un libro aperto appoggiato per terra.
Notizie storico-critiche: Il presente dipinto appartiene alla collezione di opere pittoriche di soggetto sacro dell'Azienda Ospedaliera Ospedale S. Anna di Como: nell'inventario cartaceo dell'Ospedale S. Anna (compilato da Augusto Colombo, 1965) l'opera viene indicata come proveniente dall'Ex G.B.G., di cui non è riuscito a ricostruire il significato.
Come confermato sia nel presente inventario che nella targa apposta ai piedi dell'opera, l'opera raffigura Santa Lucia in adorazione della Vergine. Martire di Siracusa intorno al 304 durante le persecuzioni di Diocleziano, Lucia era una giovane nobile siciliana che si era consacrata a Cristo e per questo aveva deciso di rinunciare al matrimonio: denunciata dal suo promesso sposo al console, venne imprigionata e decapitata dopo che ogni tentativo di tortura si era rivelato vano. Di norma viene rappresentata - come nel presente dipinto - con gli occhi su un piatto: la leggenda nasce dal suo nome connesso con la luce che ha stimolato la fantasia popolare nell'invenzione di una tortura che riguardasse gli occhi, i quali le erano stati strappati e che poi lei stessa si era guariti. Nel presente dipinto la santa rivolge lo sguardo e i suoi attributi verso l'alto, in adorazione del Bambino in braccio alla Vergine Maria, insolitamente abbigliata con un manto verde e non con il caratteristico velo azzurro, forse virato a livello cromatico da un originale blu a causa dello stato di degrado dell'opera (ipotesi questa suggerita nella relazione tecnica del restauro eseguito nel 2006). Dietro la santa, sull'imponente colonna classicheggiante che fa da sfondo, appare la scritta latina in lettere capitali "PIORVM ELEMOSINIS CVRAVIT" sormontata da uno stemma seicentesco: difficile capire se tale iscrizione sia riferita alla santa o se voglia invece testimoniare l'opera elemosiniera della famiglia nobile proprietaria dello stemma araldico, nonchè probabile committente della tela e benefattrice dell'antico ospedale comasco.
Nella relazione tecnica del restauro eseguito nel 2006 viene ipotizzato che il dipinto fosse originariamente di formato rettangolare e di misure più piccole, poi allargato con una nuova foderatura, di cui sono stati tagliati gli angoli superiori e lasciata soltanto la lunetta centrale, allo scopo di adattare la tela all'attuale cornice centinata nella parte alta.
Collocazione
Provincia di Como
Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Lariana
Credits
Compilazione: Garnerone, Daniele (2009); Raimondo, Valentina (2009)
Aggiornamento: Uva, Cristina (2012)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3o190-00248/
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