Ritratto di Francesco Passera benefattore

Nuvolone, Carlo Francesco

Ritratto di Francesco Passera benefattore

Descrizione

Autore: Nuvolone, Carlo Francesco (1609-1662), esecutore

Cronologia: post 1652 - ante 1653

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 114.5 cm x 220 cm (intero)

Descrizione: Sul dipinto, di forma verticale, è ritratto a figura intera un benefattore dell'Ospedale, leggermente di tre quarti rivolto verso destra, in piedi all'interno di una stanza della quale si possono identificare una tenda vermiglia alle sue spalle, sulla sinistra, e l'angolo di un tavolino in primo piano sulla destra. L'uomo ha capelli, baffi e pizzetto diplomatico neri; la mano sinistra scende lungo il fianco sfiorando la veste, mentre nella destra, piegata davanti a lui all'altezza della vita, stringe un foglio bianco. L'abbigliamento è sobrio e scuro, caratterizzato da mantello, casacca morbida e calzoni rigonfi lunghi fino al ginocchio, tutto di colore nero, come anche le calze e le scarpe decorate con lacci; unico punto luce è costituito dal colletto quadrato e dalle maniche di pizzo bianco.

Notizie storico-critiche: Il dipinto fa parte dell'antico patrimonio di opere d'arte del Pio Istituto Santa Corona, per la maggior parte deperito a causa del tempo e disperso nei vari trasferimenti di sede dell'ente ospedaliero: dalla sua fondazione in una casa dietro la chiesa del Santo Sepolcro a Milano (oggi incorporata nella Biblioteca Ambrosiana), si trasferì nel 1581 nella casa Rho in Porta Ticinese e lì rimase fino al 1786 quando avvenne la fusione con l'Ospedale Maggiore Ca' Granda; separatisi nel 1902, l'Istituto cercò una nuova sede e assunse nel 1942 la gestione del Grande Sanatorio di Garbagnate, prima di proprietà del Comune di Milano, che ne motiva l'attuale collocazione. (Bascapè, 1960) Il passaggio da un ente ospedaliero all'altro spiega la presenza in bibliografia del riferimento all'opera come appartenente alle Raccolte d'Arte dell'Ospedale Maggiore, mentre esiste un documento di pagamento di 72 lire versato per il saldo del ritratto dal Tesoriere dell'Istituto di Santa Corona il 23 agosto 1653, che ne attesta l'effettiva proprietà.
Il soggetto del dipinto è Francesco Passera, commissario generale "per la scossa de' carichi ordinari del Ducato" (una specie di intendente del Regio Fisco), nonchè appaltatore di forniture militari, qui effigiato a figura intera, in piedi, secondo un modello che ebbe molta fortuna nella ritrattistica milanese a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo e che a sua volta riprendeva l'impianto compositivo del ritratto Cinquecentesco, così come si diffuse in area veneta grazie agli esempi di Tiziano e Tintoretto e nell'Italia del Nord grazie ai modelli di Van Dyck. (Morandotti, 1996) Di fatto quasi tutti i ritratti di questi secoli hanno carattere di uniformità: raramente la figura emerge dall'ombra come nella tradizione Quattrocentesca, ma viene inquadrata nel suo ambiente, con molta cura per i particolari che ne esaltano la pomposità e per i richiami, soprattutto nelle fogge dei costumi, al dominio spagnolo di quei secoli. (Bascapè/Spinelli, 1956)
In particolare i ritratti come questo, realizzato da Carlo Francesco Nuvolone, mostrano una forte intensità psicologia, che rompe il modello del ritratto aulico: sono questi ritratti memorabili, non inferiori a quelli dipinti da Van Dyck e Velazquez, in cui i principi e i cavalieri effigiati accolgono l'artista con onore, in un rapporto di conoscenza e complicità, poi evidente nell'atmosfera di familiare conversazione che si ritrova dipinta sulla tela. (Ferro, 2003)

Collocazione

Provincia di Milano

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Rhodense

Credits

Compilazione: Uva, Cristina (2009)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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