Cristo di Santa Corona

Piatti, Antonio

Cristo di Santa Corona

Descrizione

Identificazione: Testa di Cristo incoronata di spine

Autore: Piatti, Antonio (1875-1962), esecutore

Cronologia: post 1917

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tavola / pittura a olio

Misure: 31.7 cm x 46.5 cm (intero)

Descrizione: Il dipinto appare nettamente diviso in due zone; nella parte superiore è raffigurata la testa di Cristo: Gesù indossa una veste rossa, visibile solo su una spalla, ha la testa inclinata leggermente verso destra e rivolta verso il basso, così da enfatizzare maggiormente la corona di spine sul suo capo e le gocce rosse di sangue che gli incorniciano il volto dolente, con gli occhi chiusi. La parte bassa è occupata invece da un'iscrizione, precisamente qualche verso di una poesia, sul cui fondo chiaro è delicatamente disegnata un'altra corona di spine vista dall'alto.

Notizie storico-critiche: Del dipinto non si possiede alcuna informazione se non l'indicazione scritta sulla tela di una donazione fatta al Pio Istituto Santa Corona dall'artista stesso, Antonio Piatti, e l'anno di esecuzione, il 1917.
Analizzando la trama pittorica è possibile rilevare la particolare matericità della sua pittura, fatta di pennellate robuste e succose, in cui il colore sgorga a fiotti per raggiungere la massima intensità nella bellezza della carne, nella modellazione delle membra spasimanti e nell'espressione soave e tragica del Cristo: la sensibilità cromatica vigorosa del Piatti, figlio di scultori di Viggiù, si lega intimamente all'emotività del suo temperamento lirico e appassionato, trovando nel motivo drammatico, nelle oscurità e tristezze dei temi biblici la naturale manifestazione del suo spirito creativo. Allievo di CesareTallone, da cui riprende la materia densa, i colpi di luce improvvisi e l'ardito uso dei contrasti, si rifà nei modelli ancora più addietro di Tranquillo Cremona, prendendo spunto addirittura da Hayez. (Marangoni, 1938)
La parte dipinta è qui accostata ad una citazione della poetessa lombarda Ada Negri (1870-1945), anch'essa legata alla storia ospedaliera del Santa Corona presso il quale lavorò assistendo i feriti durante la prima guerra mondiale: il senso della poesia, in cui ben emerge il temperamento lirico della donna e la sua attenzione per lo studio dell'animo, dei sentimenti più profondi e legati alla sfera religiosa, dona così ulteriore efficacia e calore comunicativo all'opera, dandole un tocco di toccante suggestività.

Collocazione

Provincia di Milano

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Rhodense

Credits

Compilazione: Uva, Cristina (2009)

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