Annunciazione
Ponti, Gio; Melzi, Marco
Descrizione
Autore: Ponti, Gio (1891-1979), progettista; Melzi, Marco, esecutore
Cronologia: post 1965
Tipologia: scultura
Materia e tecnica: bronzo / getto
Misure: 500 cm (intero)
Descrizione: L'opera in bronzo e costituita da un'asta centrale che sorregge sulla sommita un tondo all'interno del quale e raffigurata la colomba dello Spirito Santo e ai lati le due sagome di profilo dell'Angelo annunciante e della Vergine Annunciata. L'Angelo, sulla sinistra della composizione, e rappresentato con una lunga veste, le ali spiegate verso l'alto per il volo e il braccio destro teso in avanti in atto di benedire il capo di Maria che, inginocchiata sulla destra con lo sguardo leggermente rivolto verso il basso, porta anch'essa la mano sinistra in avanti con il palmo rivolto verso l'alto.
L'intero gruppo scultoreo e posizionato di fronte ad una finestra esagonale, alla quale e ancorato grazie ad una serie di tiranti in ferro che sostengono le figure a rilievo.
Notizie storico-critiche: Il gruppo scultoreo, realizzato su indicazione di Gio Ponti seguendo il modello del Gonfalone in seta e ricami d'oro dell'Ospedale Maggiore di Milano da lui progettato nel 1933, venne inzialmente indicato dallo stesso architetto nei carteggi come opera da affidare ad artisti "d'alta poetica spiritualita", fra i quali citava Marcello Mascherini di Trieste, Fazzini di Bologna, Mario Negri di Milano, ma anche Manzu, Fontana, Greco (AOMM, c. 115 f. 3458): alla fine il lavoro venne eseguito da don Marco Melzi della Scuola d'Arte "Beato Angelico" di Milano, con il quale Ponti collaboro anche per la realizzazione della maggior parte delle suppellettili in metallo per la chiesa.
L'opera, posta di fronte alla grande finestra esagonale sopra l'ingresso principale, sulla facciata nord, venne realizzata con una tecnica sperimentale di bronzo "a spruzzo" su sagome riempite di materiale sintetico ed originariamente presentava dorature nell'asta centrale, sulle aureole e sulla colomba che sovrasta le due figure della Vergine e dell'Angelo annunciante. Lo spessore delle sagome e minimo rispetto alla loro elevazione in altezza (piu di tre metri), esse dovevano infatti rispondere a criteri strutturali di verticalita e leggerezza per assecondare l'andamento della finestra esagonale che le accoglie, in linea con i profili stilizzati che ovunque costituiscono la decorazione della chiesa progettata da Gio Ponti. (Campiglio, 2005)
Il tema dell'Annunciazione non e nuovo nella storia iconografica degli enti ospedalieri milanesi, a cominciare dallo "Spedale della Nunciata", originale denominazione dell'Ospedale Maggiore per specifica volonta di Francesco Sforza: al momento dell'edificazione nel 1967, il nuovo presidio del San Carlo venne intitolato al Borromeo, parroco del'Ospedale Maggiore, mentre la chiesa fu consacrata alla Vergine Annunciata. La dedicazione, anziche scritta, e costituita proprio da queste due sagome in rilievo collocate sopra l'ingresso nord: Maria infatti, all'inizio del Vangelo cosi come alla sua conclusione, e da sempre custode del nascere e del morire e di tutto cio che si estende nell'arco della vita umana, prendendosi cura dell'uomo cosi come l'ospedale e l'edificio-chiesa pensati da Gio Ponti. (Gio Ponti, 2006)
Collocazione
Provincia di Milano
Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Santi Paolo e Carlo
Credits
Compilazione: Uva, Cristina (2009)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3o210-00679/
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