Annunciazione
Lombardi Franco
Descrizione
Autore: Lombardi Franco (1906/ 1989), esecutore
Cronologia: post 1938
Tipologia: scultura
Materia e tecnica: marmo di carrara / scultura
Misure: 600 cm x 600 cm (intero)
Descrizione: L'altorilievo in marmo scolpito all'interno della nicchia sulla facciata raffigura il tema sacro dell'Annunciazione: sulla destra della composizione è raffigurata la Vergine Maria, in piedi davanti ad uno sgabello, con il capo abbassato in segno di reverenza, la mano sinistra stretta al petto che sorregge un libro, la destra con il palmo aperto rivolto verso l'Angelo; alle sue spalle un telo appeso le fa da sfondo. Sulla sinistra della composizione appare invece l'Angelo annunciante, con il corpo di tre quarti circondato dalle ali squadrate e modellate nei dettagli: la mano destra è sollevata, il palmo rivolto verso Maria, mentre con la sinistra le porge un giglio. Sopra le due figure, nel margine superiore interno della nicchia, è scolpita la sagoma della colomba dello Spirito Santo.
Notizie storico-critiche: Il tema sacro dell'Annunciazione, che richiama alla dedicazione dell'ospedale - consacrato anch'esso come la Ca' Granda alla Vergine Annunciata -, viene qui trattato seguendo l'impronta rude, virile ed epica che Franco Lombardi conferisce a tutte le sue opere, nelle quali la caratteristica predominante è la castigatezza formale, a volte drammatica anche nella realizzazione di temi delicati come questo. Erede naturale delle botteghe artistiche medievali, Lombardi è più portato alla visione frontale, al bassorilievo, che non alla statua a tuttotondo: egli modella le sue figure procedendo per riduzione, per semplificazione, finchè l'episodio trattato non si propone allo spettatore in un unico rapporto di pieni e di vuoti, di forme concluse all'interno di un'inquadratura architettonica, quasi una decorazione fine a se stessa. (Prampolini-Baroni, 1950)
In alcuni elementi quest'Annunciazione si ispira al primitivismo di Giotto, evidente nel modellato sintetico e lineare della veste dell'Angelo e del panneggio di Maria, anche se il fulcro della composizione risulta essere l'istintivo gesto della Vergine di stringersi al cuore il libro sacro che stava leggendo, secondo un'iconografia poco diffusa ma molto eloquente a livello simbolico, perchè collega direttamente la parola di Dio con le conseguenze terrene dell'Annuncio. (Pontiggia, 2009) Era convinzione dell'artista che alcuni soggetti religioni possedessero come una vitalità interna, fossero involucri nei quali gli artisti di ogni epoca hanno la possibilità di inserire i sentimenti e i pensieri corrispondenti ai singoli periodi storici nei quali essi vivono: egli lavora il marmo con serietà e impegno, rilevando una materia compatta e luminosa, in cui non c'è capriccio ma figure plastiche, solennemente composte, cariche di quella ieraticità e severità che richiedono chiese e cimiteri. (Prampolini-Baroni, 1950)
Collocazione
Provincia di Milano
Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Grande Ospedale Metropolitano Niguarda
Credits
Compilazione: Uva, Cristina (2009)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3o210-00703/
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