RITRATTO DI FRANCESCO GRASSI

ambito milanese

RITRATTO DI FRANCESCO GRASSI

Descrizione

Ambito culturale: ambito milanese

Cronologia: post 1850 - ante 1874

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 52 cm x 61 cm (intero)

Descrizione: La tela di formato ovale, provvista di cornice lignea modanata e dorata, rappresenta su di un fondo scuro, il ritratto di un uomo canuto disposto di tre quarti ma con lo sguardo rivolto frontalmente verso lo spettatore. L'uomo indossa una giacca scura con collo sciallato, sotto la quale spicca una candida camicia con collo a cinturino cinto da una cravatta a farfalla.

Notizie storico-critiche: L'opera rientra all'interno di quel corpo ben nutrito di tele possedute da molti enti ospedalieri, le quali rappresentano le effigi dei benefattori, di coloro, cioè, che, per lo più attraverso lasciti testamentari o donazioni, contribuirono a far grande l'Ospedale: la consuetudine di omaggiare i benefattori attraverso l'esecuzione di un ritratto era una prassi assai diffusa fin dall'antichità presso gli enti assistenziali in genere che, potendo contare in passato solo sulla generosità privata e non sull'intervento di sovvenzione statale, sopravvivevano grazie alle iniziative benefiche di singoli cittadini. Le motivazioni insite nel gesto di beneficienza sono del resto da sempre state le più varie: il suffragio dell'anima del testatore attraverso un atto di elemosina, il desiderio umanissimo di lasciare un perpetuo ricordo di sè o anche il senso di riconoscenza creatosi nel confronto di medici e personale ospedaliero per il loro operato. Senza contare che l'atto di generosità poteva essere d'esempio per altri benefattori o per la famiglia stessa del defunto, per la quale l'inserimento di un proprio membro nella quadreria conferiva prestigio al casato: altro elemento questo, che spinge, attraverso istanze conservative, a reiterare i modelli iconografici della ritrattistica dei benefattori ospedalieri, che richiamano il potere della famiglia d'apparteneneza, la professione dell'effigiato o che rappresentano il benefattore ritratto nel preciso istante in cui è intento a stilare il testamento, in linea con criteri di decoro e autocelebrazione.
Francesco Grassi, ritratto nel presente dipinto, fu sicuramente uno degli offerenti del Nosocomio cremasco, sebbene il suo nome non compaia nell'elenco riportante i benefattori appeso all'ingresso dell'Ente. La famiglia Grassi faceva parte della facoltosa borghesia cremasca e gli eredi vivono tuttora a Milano. Il dipinto presenta il tipico taglio fotografico a mezzo busto su fondale neutro e, stilisticamente, risente della corrente scapigliata che si diffuse in ambito milanese tra il 1860 e il 1875. La morbidezza della pennellata e la frammentazione dell'immagine visiva, inoltre, avvicina l'opera al ritratto borghese, con intonazioni psicologiche sul tipo di Daniele Ranzoni e del realismo meditativo di cui è interprete in letteratura Emilio de Marchi.

Collocazione

Provincia di Cremona

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Crema

Credits

Compilazione: Casarin, Renata (2009)

Aggiornamento: Allievi, Valeria (2012); Uva, Cristina (2012)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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