Ritratto di Giovan Battista Barattero

scuola bergamasca

Ritratto di Giovan Battista Barattero

Descrizione

Ambito culturale: scuola bergamasca

Cronologia: post 1622

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 88 cm x 116 cm (intero); 101 cm x 128.5 cm (cornice)

Descrizione: La tela presenta il ritratto leggermente di tre quarti di un uomo con lunghi capelli scuri e ricci. Indossa una camicia di organza bianca, una tunica scura e regge tra le mani un cappello a larghe falde. In primo piano, sulla sinistra, si trova un tavolino ricoperto da una tovaglia bianca sul quale sono posizionati, uno sull'altro, due libri (uno aperto e uno chiuso), mentre sul fondo vi è una tenda marezzata che, dall'apice superiore sinistro del dipinto, si apre verso destra. Nella parte centrale del dipinto, a sinistra, è inserita un'iscrizione documentaria in lettere capitali. Il dipinto è provvisto di cornice lignea dorata.

Notizie storico-critiche: L'opera rientra all'interno di quel corpo ben nutrito di tele possedute da molti enti ospedalieri, le quali rappresentano le effigi dei benefattori, di coloro, cioè, che, per lo più attraverso lasciti testamentari o donazioni, contribuirono a far grande l'Ospedale: la consuetudine di omaggiare i benefattori attraverso l'esecuzione di un ritratto era una prassi assai diffusa fin dall'antichità presso gli enti assistenziali in genere che, potendo contare in passato solo sulla generosità privata e non sull'intervento di sovvenzione statale, sopravvivevano grazie alle iniziative benefiche di singoli cittadini. Le motivazioni insite nel gesto di beneficienza sono sempre state molteplici: il suffragio dell'anima del testatore attraverso un atto di elemosina, il desiderio umanissimo di lasciare un perpetuo ricordo di sè; il senso di riconoscenza creatosi nel confronto di medici e personale ospedaliero per il loro operato, ma anche contribuire significativamente e concretamente allo sviluppo sociale della popolazione cittadina. L'attività benefattrice e mugnifica, inoltre, poteva generare un desiderio emulatorio per altri benefattori o per la famiglia stessa del defunto, per la quale l'inserimento di un proprio membro nella quadreria conferiva prestigio al casato.
Il dipinto, in origine conservato nel magazzino dell'Ospedale di Crema, ritrae Giovan Battista Barattero o Baratteri, tredicesimo benefattore dell'antico Nosocomio cremasco. La tela ripropone il forte interesse documentario caratteristico dei ritratti lombardi del XVII secolo, nei quali si presta particolare attenzione alla descrizione dell'ambiente e alla resa delle vesti. L'aggiunta di note ambientali, come ripiani con sopra posizionati dei libri o un tendaggio discostato, infatti, è piuttosto frequente e serve per sottolineare l'appartenenza dell'effigiato a una particolare classe sociale. La chiave realistica della trascrizione dell'immagine, inoltre, apparenta il dipinto, probabilmente eseguito dallo stesso autore del ritratto di Camillo Perucino (v. scheda n. 3o210-00997), alla produzione della scuola bergamasca.

Collocazione

Provincia di Cremona

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Crema

Credits

Compilazione: Casarin, Renata (2009)

Aggiornamento: Allievi, Valeria (2012); Uva, Cristina (2012)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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