Ritratto di Camillo Perucino
scuola bergamasca
Descrizione
Ambito culturale: scuola bergamasca
Cronologia: post 1619
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tela / pittura a olio
Misure: 76 cm x 99 cm (intero); 98 cm x 121 cm (cornice)
Descrizione: La tela presenta un uomo a mezza figura rappresentato di tre quarti, con capelli corti, baffi e pizzetto. Indossa una camicia bianca con collo piatto impreziosito da merletto a trina d'ago, giacca verde e merletti ai polsi. Tiene nella mano destra un cappello, mentre dietro la sinistra si intravede il piano di un tavolo. Nella parte superiore del dipinto, a sinistra, è inserita un'iscrizione documentaria in latino e in lettere capitali. La tela è provvista di cornice lignea dipinta di verde e oro.
Notizie storico-critiche: L'opera rientra all'interno di quel corpo ben nutrito di tele possedute da molti enti ospedalieri, le quali rappresentano le effigi dei benefattori, di coloro, cioè, che, per lo più attraverso lasciti testamentari o donazioni, hanno contribuito a far grande l'Ospedale. L'operato di tali persone risulta, infatti, fondamentale per la vita dell'Ente che, in passato, poteva contare unicamente sulla generosità dei privati e, per questo, nel corso dei secoli, si è andata diffondendo la consuetudine di dedicar loro un ritratto commemorativo.
In questo caso la tela è stata realizzata per commemorare Camillo Perucino, sedicesimo benefattore dell'Ospedale di Crema. L'opera rappresenta un esempio di ritratto "puro", nel quale il busto dell'effigiato emerge da un fondo uniforme, senza particolari descrizioni ambientali; sebbene nel presento caso sia rappresentato uno scorcio di tavolo, infatti, l'attenzione dello spettatore non può che essere totalmente convogliata sulla figura dell'uomo. Egli è ripreso di tre quarti, rappresentazione prediletta nella maggior parte dei ritratti in quanto permette l'instaurazione di un muto dialogo tra il modello e l'osservatore. La tela presenta forti vicinanze stilistiche con il ritratto di Giovan Battista Barattero o Baratteri (v. scheda n. 3o210-00992), come si evince dalla stesura pittorica e dalla pennellata nervosa con la quale l'artefice, verosimilmente lo stesso per entrambi i dipinti, ferma le fattezze del viso dell'effigiato.
Collocazione
Provincia di Cremona
Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Crema
Credits
Compilazione: Casarin, Renata (2009)
Aggiornamento: Allievi, Valeria (2012); Uva, Cristina (2012)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3o210-00997/
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