Ritratto di Cesare Lodigiani
Martini Carlo
Descrizione
Autore: Martini Carlo (1908-1958), esecutore
Cronologia: post 1931
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tela / pittura a olio
Misure: 55 cm x 75 cm (intero)
Descrizione: La tela, priva di cornice, presenta un uomo canuto con giacca, camicia e cravatta ripreso a mezzo busto su fondo neutro.
Notizie storico-critiche: Il dipinto ritrae il dottor Cesare Lodigiani il quale alla sua morte, avvenuta il 27 ottobre 1945, lascia all'Ospedale Maggiore di Crema una cospicua eredità in titoli. Il ritratto rientra, quindi, all'interno di quel gruppo di opere che vanno a costituire la quadreria dei benefattori i quali, nel corso dei secoli, hanno finanziato, con lasciti e donazioni di varia entità, l'Ospedale. Si tratta di una raccolta, presente all'interno di moltissimi istituti assistenziali, la quale, oltre agli innegabili pregi iconografici e storici, presenta anche importanti valenze documentarie legate al vestiario, alle acconciature, agli ambienti e alla loro modifica nel corso dei secoli.
Sul retro del dipinto è presente un'etichetta la quale fa presumere che il ritratto sia stato commissionato dallo stesso medico Lodigiani quando egli era ancora in vita e che, solo in seguito, in occasione del lascito testamentario, sia stata aggiunta la scritta commemorativa. L'autore del ritratto è Carlo Martini, il quale esegue anche il dipinto che ha per soggetto il Cav. Giovanni Samarani (v. scheda n. 3o210-01001). L'artista cremasco, figlio di un meccanico, ha alle spalle una duplice formazione: accanto alla scuola serale di Commercio, frequentata per compiacere il padre, segue anche il suo personale interesse iscrivendosi alla Scuola di Disegno Industriale. Tale corso gli permette di specializzarsi nel disegno, tanto che all'inizio della sua carriera artistica si cimenta proprio con la grafica, anche se dopo essersi trasferito a Milano, dove frequenta la Scuola Superiore d'Arte Applicata del Castello e i corsi di pittura a Brera tenuti da Aldo Carpi, si afferma come grande artista dimostrando di possedere uno stile personale, non influenzato dalle mode dettate dai nuovi movimenti dell'arte del '900. L'opera in esame, infatti, manifesta perfettamente la sua predilezione per una pittura semplice e immediata, ottenuta accostando colori tenui ad ampie pennellate, in modo da creare un'atmosfera coinvolgente, serena e addolcita, in assoluto contrasto con la tavolozza densa e cupa e con il gigantismo del Novecento.
Collocazione
Provincia di Cremona
Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Crema
Credits
Compilazione: Casarin, Renata (2009)
Aggiornamento: Allievi, Valeria (2012); Uva, Cristina (2012)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3o210-01000/
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