Ritratto di Giovan Battista Tesini
Carloni Carlo
Descrizione
Autore: Carloni Carlo (notizie sec. XIX prima metà), esecutore
Cronologia: post 1837
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tela / pittura a olio
Misure: 63 cm x 80 cm (intero); 78 cm x 97 cm (cornice)
Descrizione: Il dipinto riporta il ritratto frontale e a mezzo busto di un uomo canuto seduto a una scrivania. Appoggia la mano sinistra al piano del tavolo, mentre con la destra è intento a vergare una carta con una penna d'oca. Accanto ad essa, all'estremo sinistro della tela, si trova un portapenne con due calamai; una penna è infilata nell'apposito contenitore, mentre, un'altra, è intinta nel calamaio posizionato a destra. Nell'angolo opposto si trova un libro chiuso sormontato da una carta parzialmente arrotolata riportante un'iscrizione documentaria in italiano a lettere capitali. L'abbigliamento dell'uomo è costituito da una camicia bianca con cravatta a jabot e da una giacca scura. La tela è provvista di cornice lignea dorata con motivo ricorrente nastriforme a palmette.
Notizie storico-critiche: L'opera appartiene a quella ricca serie di ritratti fatti eseguire per onorare chi nel corso dei secoli ha beneficiato a vario titolo gli enti sanitari e le opere di carità locali con lasciti testamentari e donazioni, poi confluite nell'attuale ente ospedaliero: gli ospedali contavano infatti moltissimo sulla vena di compiacimento che poteva scaturire in chiunque all'idea di vedersi ritratto e riconsegnato per sempre alla storia con l'immagine di un benefattore, senza dimenticare che le erogazioni avevano altresì una funzione pubblicitaria e di incentivazione per altri eminenti cittadini a fare lo stesso.
La tela ritrae il trentacinquesimo benefattore dell'Ospedale Maggiore di Crema, Giovan Battista Tesini, il quale, nel 1839, lasciò un cospicuo patrimonio all'Ente. Nonostante la maggior parte dei ritratti tendano a rappresentare il soggetto a riposo, fin dal Rinascimento compaiono opere nelle quali i modelli sono effigiati intenti a compiere un'azione: nel caso specifico della tela oggetto della presente schedatura, il personaggio viene ritratto mentre sospende momentaneamente la scrittura di una lettera, al fine di volgere lo sguardo verso l'osservatore.
La tela è firmata Carlo Carloni, agli atti figlio di Giovanni Battista, architetto e scultore nonchè il più celebre rappresentante della famiglia comasca dei Carloni (o Carlone), che svolse dalla seconda metà del Quattrocento alla prima metà dell'Ottocento, un'ininterrotta e feconda attività artistica; si segnala tuttavia che tale attribuzione è alquanto problematica infatti Carlo Innocenzo Carloni nacque a Scaria d'Intelvi nel 1687 e vi morì nel 1775, ovvero in data antedente la realizzazione di questo dipinto. Esclusa quindi l'identificazione con il figlio di Giovanni Battista, le storiche dell'arte Renata Casarin e Lara Zanetti - autrici della schedatura per la Soprintendenza di riferimento - hanno ipotizzato che l'autore del dipinto sia un altro ed omonimo erede della famiglia di decoratori lombardi.
Collocazione
Provincia di Cremona
Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Crema
Credits
Compilazione: Casarin, Renata (2009)
Aggiornamento: Allievi, Valeria (2012); Uva, Cristina (2012)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3o210-01005/
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