Ritratto di Chiara Antonia Piacensi
ambito bergamasco
Descrizione
Ambito culturale: ambito bergamasco
Cronologia: post 1685
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tela / pittura a olio
Misure: 81 cm x 102 cm (intero)
Descrizione: L'opera presenta il ritratto a mezza figura di una donna anziana con entrambe le braccia leggermente sollevate ed un rosario nella mano sinistra. Indossa una camicia bianca di lino della quale si notano solo le due estremità inferiori delle maniche fuoriuscire dalla veste nera, mentre, intorno al collo, porta legato un chiaro scialle a mantellina. Nella parte superiore del dipinto, a sinistra, è inserita un'iscrizione documentaria in latino in lettere capitali.
Notizie storico-critiche: L'opera rientra all'interno di quel corpo ben nutrito di tele, possedute da molti enti ospedalieri, le quali rappresentano le effigi dei benefattori, di coloro, cioè, che, per lo più attraverso lasciti testamentari o donazioni, hanno contribuito a far grande l'Ospedale. L'operato di tali persone risulta, infatti, fondamentale per la vita dell'Ente che, in passato, poteva contare unicamente sulla generosità dei privati e, per questo, nel corso dei secoli, si è andata diffondendo la consuetudine di dedicar loro un ritratto commemorativo.
Essendo un segno d'identità, spesso i ritratti vengono accompagnati da diverse informazioni legate al soggetto dipinto, come nel caso in esame, dove viene identificata l'effigiata inserendone il nome, il suo ruolo di benefattrice e il giorno della sua morte. Nell'opera dunque, è ritratta tratta di Chiara Antonia Piacensi, scomparsa il 14 gennaio 1685. L'opera rientra pienamente nella ritrattistica del XVI e XVII secolo, nella quale emerge l'interesse riversato dagli artisti nei confronti di una resa precisa delle vesti e di alcuni accessori che descrivano non solo il rango sociale dell'effigiato, ma anche le sue particolarità caratteriali. Nella presente opera, infatti, la donna è presentata in abiti vedovili e con la corona del rosario in mano, elementi questi che aiutano a connotarne la vita condotta in maniera pia e devota. Il dipinto rientra nella tipologia dei ritratti di stampo realistico diffusasi in area lombarda dal XVI secolo, che pongono particolare attenzione alla verosimiglianza fisionomica degli effigiati; rimanda dunque ad artisti di ambito bergamasco come Gian Paolo Cavagna, Enea Solmeggia, Fra Galgario, Carlo Ceresa e Borgominia, i quali fecero scuola tra il XVII ed il XVIII secolo.
Collocazione
Provincia di Cremona
Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Crema
Credits
Compilazione: Casarin, Renata (2009)
Aggiornamento: Allievi, Valeria (2012); Uva, Cristina (2012)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3o210-01009/
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