Combattimento dei Romani contro i Sabini

Sala Vitale; Pinelli Bartolomeo; Biasioli Angelo; Pozzi Luigi Valeriano

Combattimento dei Romani contro i Sabini

Descrizione

Autore: Sala Vitale (1803-1835), disegnatore; Pinelli Bartolomeo (1781-1835), incisore; Biasioli Angelo (1790-1830), incisore; Pozzi Luigi Valeriano (notizie 1800 ca.-1808), editore

Cronologia: post 1820 - ante 1824

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta / acquaforte; carta / acquatinta

Misure: 565 mm x 480 mm (parte incisa); 66 cm x 58 cm (cornice)

Descrizione: La stampa rappresenta una scena nella quale il primo piano è occupato da una concitata lotta tra romani e sabini. La composizione si articola su uno schema a piramide rovesciata il cui vertice inferiore corrisponde a una sabina che, a braccia tese in direzioni opposte, tenta di tenere separati due uomini appartenenti alle diverse fazioni. Il prolungamento dei lati, invece, corrisponde a due combattenti a cavallo che si posizionano di fronte ai due monti alberati che occupano lo sfondo della scena. Su di essi si ergono, a sinistra un edificio (un tempio o un'abitazione) e, a destra, un tempio e un acquedotto. Al centro, tra i due monti, si scorge, in lontananza, una città, mentre tra la folla combattente emergono diverse lance, alcuni stendardi, spade, scudi e quattro cavalli. Nella parte inferiore, al di sotto dell'immagine, si trova un'iscrizione in caratteri capitali e corsivi che funge da didascalia all'immagine stessa.

Notizie storico-critiche: La stampa fa parte di una serie di incisioni che illustrano la storia delle origini di Roma sulla base delle fonti storiche di Plutarco (Vite Parallele, Vita di Romolo) e di Tito Livio (Storia di Roma dalla fondazione). In particolare lo storico latino Tito Livio, nato nel 59 a. C. e morto nel 17 d. C. a Padova, dedica tutta la sua vita alla stesura di un'unica colossale opera storiografica "Ab Urbe condita libri", che inizia dopo il 27 a. C. e viene pubblicata in successione per gruppi di libri; l'ultimo volume esce dopo la morte di Augusto, avvenuta il 14 d.C. L'intenzione dell'autore era quella di coprire l'intera storia di Roma dalle origini fino all'età contemporanea, ma la narrazione si ferma con il libro CXLII, che giunge fino alla morte di Druso ( 9 a.C. ). La data della fondazione di Roma è stata fissata dallo Storico Latino Varrone sulla base dei calcoli effettuati dall'astrologo Lucio Taruzio. La stampa in esame, unitamente ad altre due, rientra nella serie di 101 incisioni della Istoria Romana che Pinelli realizza tra il 1816 e il 1819. Le tavole vengono pubblicate dall'editore Colonna e, a pubblicazione avvenuta, i rami vengono venduti il 24 dicembre 1819 da Pinelli all'editore Scudellari che lo salda nel febbraio 1820. Si tratta di un'opera notevole che l'impegna per tre anni, in essa Pinelli dispiega tutto il suo amore per la Roma antica che fa rivivere attraverso l'ambientazione e i costumi antichi. L'Istoria Romana è considerata tra le migliori opere dell'artista romano. Le stampe dell'Ospedale di Crema sono editate da Luigi Valeriano Pozzi che presumibilmente pubblica nella sua bottega di Milano la serie tra il 1820, quando i rami di buona parte della serie sono già stati tirati dall'editore romano Scudellari (1819), ed il 1824, quando la serie compare sul Giornale di Letteratura, Scienze ed Arti (tomo XXXIV, aprile maggio giugno 1824) come edite dal milanese Pozzi.

Collocazione

Provincia di Cremona

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Crema

Credits

Compilazione: Casarin, Renata (2009)

Aggiornamento: Uva, Cristina (2012)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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