Console
bottega lombarda
Descrizione
Ambito culturale: bottega lombarda
Cronologia: post 1830 - ante 1875
Tipologia: arredi e suppellettili
Materia e tecnica: legno di noce / intaglio, tornitura, lucidatura a spirito
Misure: 127 cm x 54 cm x 87 cm (intero)
Descrizione: La console poggia su quattro gambe a coscia di ranocchio, curve ed estroflesse nella parte superiore, decorate a intaglio con fettucce annodate e terminazioni fitomorfe, con piedi a ricciolo nel punto di scarico a terra. Le gambe sono unite da quattro catene disposte a raggiera, di forma mossa, che si collegano mediante un elemento intagliato composito, a forma di vaso chiuso da coperchio a pinnacolo. Il grembiule della console è di forma mossa, arricchita nella sezione centrale, sui tre lati del mobile, da una cartella intagliata con scudo centrale ovale e terminazioni fogliate ai lati e a voluta in basso. Il piano di appoggio è a perimetro mistilineo, ha orlo modanato e superficie lucidata.
Notizie storico-critiche: L'elegante console è negli elementi decorativi affine a due sedie della collezione dell'Ospedale Maggiore di Crema (3o210-00987 e 3o210-01051) ed è pressochè identica alla console conservata presso la direzione generale schedata col numero C0110-00417. Stilisticamente l'arredo appartiene alla produzione in stile Luigi Filippo (1830-1848), del quale sono garanzia le gambe a coscia di ranocchio e la ripresa di alcuni elementi tipici dello stile Luigi XV, come la forma del grembiule e la struttura ansata delle gambe stesse. Queste ultime sono caratterizzano ad esempio il tavolino da muro genovese della collezione Barbieri , laccato in azzurro e rosa con piano marmoreo oppure di quello nella Sala delle Cameriste in Palazzo Reale a Torino di ambito piemontese e ascrivibile al 1750 circa , con gambe a scudo, senza crociera e cartella floreale sul grembiule retta da volute. La tipologia delle catene mosse, disposte a raggiera e connesse con una scultura a pinnacolo ha origine nel XVII secolo e negli arredi cremaschi è tradotta in modo meno leggiadro e fantasioso. Questo tipo di arredo, così strutturato e decorato, è molto diffuso durante il Luigi Filippo e si ripresenta variamente declinato, anche con varianti significative, anche nei decenni successivi: è il caso della celebre console di Caton Bertaud realizzata nel 1860 e conservata al Musée National du Chateau de Compiégne, dotata di due ripiani aggiuntivi e dorata. Questa tipologia perdura sino alla fine del secolo XIX ed è ancora testimoniata nel XX secolo.
Collocazione
Provincia di Cremona
Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Crema
Credits
Compilazione: Casarin, Renata (2009)
Aggiornamento: Muzzin, Silvia (2012); Uva, Cristina (2012)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3o210-01065/
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