Formella
Zaltron Gian Paolo
Descrizione
Autore: Zaltron Gian Paolo (notizie 1970), esecutore
Cronologia: post 1970
Tipologia: ceramiche
Materia e tecnica: terracotta / rilievo, modellatura, smaltatura
Misure: 80 cm x 140 cm (intero)
Descrizione: La formella in terracotta smaltata, dal profilo irregolare che si adatta ai contorni delle figure, presenta una serie di sette personaggi di sesso e età differenti. Nella parte superiore vi sono tre uomini, di cui uno sembra intento a discostare una tenda. A sinistra, si trova una donna dai capelli chiari e vestita con un abito rosa che tiene in braccio una bambina, anch'essa bionda, che indossa un vestitino bianco; entrambe guardano nella direzione dei tre uomini, volgendo, quindi, le nuche all'osservatore. Infine, in primo piano, si trova una giovane donna dai capelli chiari, della quale si intravede solo un piccola porzione del viso. Siede nuda e parzialmente avvolta in un panneggio azzurro, mentre sulla sua schiena si appoggia stancamente una figura anziana dai capelli canuti.
Notizie storico-critiche: Le dieci formelle in terracotta policroma smaltata costituiscono una serie dedicata alla "storia della medicina" e alla "evoluzione della medicina". I manufatti sono opera degli scultori Zaltron Gian Paolo e Priori Ercole, che le eseguirono a seguito del bando di concorso deliberato con atto 5/9/1967. La Commissione giudicatrice del concorso nazionale per l'ideazione ed esecuzione delle opere d'arte destinate all'abbellimento del nuovo ospedale di Crema si riunì il 10 luglio 1968. Della commissione erano membri: l' Avv. Ugo Dossena, Presidente del Consiglio di Amministrazione dell'Ospedale Maggiore, in qualità di presidente della suddetta commissione; il dr. ing. Massimiliano Cottafava, Ispettore Generale presso il Provveditorato alle OO.PP. per la Lombardia; il dr. Giovanni Paccagnini, Sovrintendente alle Gallerie; il dr. ing. Michele Tartaro, Ingegnere Capo del Genio Civile di Cremona; il dr. Raffaele de Grada , critico d'arte; il dr. Arturo Braga, progettista del nuovo ospedale; il prof. Enotrio Mastrolonardo; il prof. Efrem Civardi; il sig. rag. Secondo Cremonesi, in qualità di segretario della stessa commissione. I bozzetti di Zaltron, contrassegnati dal motto "per aspera ad astra", e quelli di Priori, contrassegnati dal motto "dalla magia alla medicina spaziale", furono classificati ex equo dalla commissione che decise di ripartire per "giusta metà" il lavoro ed il compenso tra i due artisti vincitori.
Le formelle sono realizzate in terracotta smaltata tipo Albissola, una tipologia di ceramica prodotta fin dalla fine del XV secolo, ma entrata nel campo della "ceramica artistica" solo a partire dai primi anni del Novecento; nell'uso di tale tecnica si può sicuramente riscontrare un richiamo alla tradizione locale nella secolare pratica della lavorazione artigianale della creta - le scuole di ceramica industriale ed artistica sono infatti diffuse in tutta la Lombardia - inoltre, l'uso della terra funge da richiamo per figurazioni primordiali, robuste e monumentali, pur nelle loro configurazioni elementari, in controtendenza rispetto alla febbrile sperimentazione informale del secondo dopoguerra. Più composte rispetto agli esemplari di Ercole Priori, le formelle di Zaltron mantengono sostanzialmente nel profilo rettangolare, interrotto da spigoli e sporgenze solo in piccoli tratti, la più classica e tradizionale delle morfologie delle formelle in terracotta. Gli effetti di pathos e dinamismo, sono qui affidati alla plasticità e alla matericità del modellato, che sottolinea con enfasi i volti scarni e sofferti dei personaggi, così come le pieghe rigide dei panneggi e vesti in cui sono avvolti.
Collocazione
Provincia di Cremona
Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Crema
Credits
Compilazione: Casarin, Renata (2009)
Aggiornamento: Uva, Cristina (2012)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3o210-01088/
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