Arte del Contrappunto Plastico n. 1
Melotti, Fausto
Descrizione
Autore: Melotti, Fausto (1901-1986), esecutore
Cronologia: post 1970
Tipologia: scultura
Materia e tecnica: acciaio
Misure: 85 cm x 1080 cm x 270 cm (intero)
Descrizione: Scultura astratta, costituita da numerose lastre d'acciaio modellate a raffigurare forme geometriche saldate l'una all'altra: la struttura che ne deriva è un gigantesco parallelepipedo che si sviluppa in lunghezza, aperto su tutti i lati e ritmato al suo interno dall'alternarsi di sbarre, cerchi ed altri elementi geometrici. L'opera è installata sopra una vasca di recupero per l'acqua piovana.
Notizie storico-critiche: L'opera, oggi facente parte della collezione di scultura contemporanea della Fondazione Pietro Rossini, venne acquistata dall'imprenditore brianzolo Alberto Rossini nel 1990 da un collezionista privato, il quale l'aveva a sua volta acquisita dopo averla vista alla Biennale di Venezia del 1986. Nonostante tutte le sculture della Fondazione siano, nella mente del collezionista, da considerarsi "come figli" e dunque tutte allo stesso livello, per sua stessa ammissione questa particolare opera fu da lui fortemente desiderata, in quanto vi riconobbe una sorta di superiorità intellettuale, dettata dall'intenderne l'autore, Fausto Melotti, non solo come uno scultore ma come un vero e proprio poeta. La scultura venne dunque posizionata all'interno del Parco di sculture della Fondazione a stretto contatto con la natura, ovvero installata sopra una vasca di recupero per l'acqua piovana, rispecchiando così le intenzioni dell'artista.
Per lo scultore trentino, infatti, la scultura è essenzialmente un linguaggio basato sulle forme e lo spazio all'interno del quale esse penetrano. Per questo motivo egli sceglie di volta in volta i singoli luoghi specifici all'interno dei quali individuare vibrazioni e scansioni, che poi traduce in materia attraverso la costruzione di strutture fatte di elementi primari, solitamente riconducibili a forme geometriche basilari e sottili diaframmi. Le sculture che ne risultano sono ritmiche, volutamente legate al linguaggio musicale, in cui le note rompono e ricostruiscono il silenzio (che equivale allo spazio vuoto). In questo caso, esplicitato dal titolo "Arte del Contrappunto Plastico n. 1", i contrappunti diventano lance, fili, sagome curvilinee, lamine e dischi, posti in un ordine imprevedibile che pure ricorda la scrittura pentagrammatica. La scelta di lavorare con la lamina metallica valorizza inoltre l'indice di luminosità della scultura e il suo senso di precaria instabilità, acuito dall'effetto di riflessione ottenuto nello specchio d'acqua sottostante.
Collezione: Collezione del Parco di sculture Fondazione Pietro Rossini
Collocazione
Briosco (MB), Parco di sculture Fondazione Pietro Rossini
Credits
Compilazione: Uva, Cristina (2014)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3o210-01243/
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