Lampdog
Oppenheim, Dennis
Descrizione
Autore: Oppenheim, Dennis (1938-), esecutore
Cronologia: post 2000
Tipologia: scultura
Materia e tecnica: ferro
Misure: 250 cm x 80 cm (intero)
Descrizione: Scultura costituita da un profilo metallico modellato a costruire la struttura di un cane gigante tridimensionale, all'interno del quale sono posizionate in corrispondenza degli organi interni dell'animale, lampade di varie fogge e dimensioni.
Notizie storico-critiche: L'opera, realizzata nel 2000 in 9 differenti esemplari dall'artista Dennis Oppenheim, appartiene alla collezione di scultura contemporanea della Fondazione Pietro Rossini: l'artista tedesco conobbe l'imprenditore e collezionista brianzolo Alberto Rossini nel 1997, quando si trovava in Italia per la realizzazione di una personale negli spazi dello stabilimento SIV-Pilkington di Marghera, durante la 47° Biennale di Venezia. Rossini rimase folgorato dall'artista e gli propose di lavorare insieme alla progettazione e realizzazione di una serie di pezzi di grandi dimensioni per il proprio Parco di sculture a Briosco, impiegando le attrezzature e le risorse dell'azienda di famiglia, la Ranger Italiana S.p.A. Oppenheim realizzò quindi presso le officine dell'industriale le nove versioni della "Lampdog", una struttura fatta da un esile filamento ferroso che riproduce la sagoma tridimensionale di un cane, all'interno del quale sono inserite varie tipologie di lampade, tutte acquistate presso mercati, antiquari e rigattieri, che simbolicamente prendono il posto degli organi interni dell'animale. Delle nove opere prodotte, quattro vennero donate a Rossini, tre rimasero all'artista e due furono vendute ad un collezionista privato.
Dopo una partenza artistica legata alle esperienza della Land Art e della Body Art, Oppenheim passò alla creazione di elementi instabili e precari, disegnati con un tondino di ferro che sembra ingabbiare lo spazio e che spesso contiene al suo interno diversi materiali, dai più deperibili come erbe o piante, a oggetti dal gusto volontariamente kitsch, quali le lampade di fogge differenti utilizzate in questo caso. Quella dell'artista tedesco è una scultura fatta di pochissima materia, che addirittura diventa evanescente una volta che le luci vengono accese: l'energia elettrica che percorre il cane si indentifica, in un certo senso, con l'energia mentale degli uomini, che danno vita e senso ad un mondo in via di generale deterioramento. Nello stesso tempo Oppenheim mette in atto una sorta di decontestualizzazione dell'oggetto comune - la lampada che diventa organo animale - che risulta vagamente surreale e contribuisce a dargli una nuova funzione per certi versi ludica ed ironica.
Collezione: Collezione del Parco di sculture Fondazione Pietro Rossini
Collocazione
Briosco (MB), Parco di sculture Fondazione Pietro Rossini
Credits
Compilazione: Uva, Cristina (2014)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3o210-01256/
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