Semicapitello con la "Visitazione"

ambito lombardo

Semicapitello con la "Visitazione"

Descrizione

Identificazione: Visitazione

Ambito culturale: ambito lombardo

Cronologia: prima metà sec. XIII

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: pietra / scultura

Misure: 54 cm x 43 cm x 24 cm (intero)

Descrizione: Semicapitello figurato in pietra chiara, raffigurante la scena evangelica della Visitazione. All'incontro tra Maria e la cugina Elisabetta, che si abbracciano al centro della composizione, assistono due ancelle che sembrano avvicinarsi alle donne recando tra le mani fusi per la filatura della lana.

Notizie storico-critiche: Il semicapitello, forse pertinente ad una lesena, è di provenienza sconosciuta. Documentato nei depositi delle civiche raccolte monzesi a partire dal 1966, è considerato uno dei pezzi di maggior pregio nel percorso espositivo di arte antica allestito presso il Museo Storico dell'Arengario dagli anni Sessanta alla sua chiusura negli anni Ottanta.
L'opera è caratterizzata da un modellato sciolto nell'accurata riproduzione dell'abbigliamento femminile cui si aggiunge la presenza di elementi arcaizzanti, quali gli occhi a doppia mandorla e il panneggio a fitte piegoline in corrispondenza dei polsi degli abiti. La critica lo ha avvicinato in un primo momento alla scultura romanica aquitanica, borgognona e provenzale per via di alcune caratteristiche colte del linguaggio, dalle linee arcuate dei panneggi che seguono l'articolazione dei corpi, alle loro pieghe cordonate delle vesti (Caramel 1981). Più di recente è stato invece ricondotto alla produzione lombarda della prima metà del XIII secolo, per la nitida impaginazione e, nonostante il persistere di caratteri arcaici quali la schematicità delle forme e i grandi occhi sgranati, la presenza di una vena naturalistica nella rappresentazione dei soggetti (Vergani 2010).
Dal punto di vista iconografico, il tema sacro della Visitazione viene qui trattato in maniera abbastanza tradizionale. L'episodio, narrato nel Vangelo di Luca (Lc I, 39-45), racconta la visita di Maria alla cugina Elisabetta, anch'essa in attesa del suo figlio primogenit: San Giovanni Battista. L'evento raffigurato, dunque, costituisce il primo riconoscimento pubblico di Gesù e, di conseguenza, uno snodo fondamentale tra il Vecchio e il Nuovo Testamento; per tale motivo l'episodio è stato spesso simbolicamente inteso anche come l'incontro tra la Chiesa Occidentale e quella Orientale e tra l'Ebraismo e il Cristianesimo. Le due donne vengono rappresentate nell'atto di abbracciarsi ma le dimensioni del capitello non permettono di percepire l'ambientazione dell'incontro che, coerentemente con la narrazione evangelica, dovrebbe essere la casa di Zaccaria. L'opera sembra rispecchiare l'impostazione iconografica tradizionale della scena, alla quale partecipano altri personaggi che assistono all'incontro quali testimoni delle due eccezionali maternità: qui, infatti, sono riscontrabili due ancelle scolpite ai lati del blocco di pietra che stringono tra le mani un fuso, probabile riferimento alla dimensione domestica dell'accadimento. Le due donne, prive di elementi che ne caratterizzino una precisa identificazione, hanno un braccio sollevato in direzione di Maria ed Elisabetta, quasi a voler richiamare l'attenzione dell'osservatore sulle due future madri e di conseguenza sul destino che attende i nascituri.

Collezione: Collezione dei Musei Civici di Monza

Collocazione

Monza (MB), Musei Civici di Monza

Credits

Compilazione: Uva, Cristina (2014)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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