Ritratto di Bartolomeo Castiglioni
bottega lombarda
Descrizione
Identificazione: Ritratto d'uomo di profilo
Ambito culturale: bottega lombarda
Cronologia: post 1544 - ante 1570
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tela / pittura a olio
Descrizione: L'olio su tela di formato rettangolare con orientamento verticale, raffigura il cavaliere Bartolomeo Castiglioni, in piedi di profilo di fronte ad un tavolo su cui sono poggiati il suo elmo, riccamente decorato e con una doppia piuma rossa e bianca, e un volume intitolato "Ricordi del Saba". L'uomo, con barba e capelli scuri, indossa sopra l'armatura una corta tunica bianca bordata d'oro con una croce azzurra sul petto; al collo porta una lunga catena dorata terminante terminante con la croce di Malta (o croce di San Giovanni), riconoscibile per la caratteristica forma a otto punte. Il cavaliere, che qui mostra il proprio profilo sinistro, tocca con la mano destra l'elmo di fronte a lui, mentre appoggia la sinistra sull'elsa della spalla che tiene legata in vita.
Nell'angolo in alto a destra del dipinto è presente una scritta latina in lettere capitali dorate riportante nomi e titoli nobiliari dell'effigiato, che sormonta lo stemma della famiglia Castiglioni: uno scudo raffigurante un leone argento su sfondo rosso, che sostiene con la zampa anteriore destra una torre d'oro.
Notizie storico-critiche: Non è noto a quando risalga l'idea di istituire una galleria di ritratti all'interno di Palazzo Branda, ma nella storia della famiglia Castiglioni fu sempre ben radicata l'abitudine di conservare immagini dei membri più rappresentativi del casato, e di esporle durante i giorni di festa davanti al Palazzo. Da tale orgoglio per la dinastia familiare risale forse la decisione, presa nel XVII secolo, di far eseguire da anonimi artisti lombardi una serie di copie dell'antico ciclo di ritratti dei Castiglioni, probabilmente in parte dispersi nei secoli.
Il soggetto di questo dipinto è il cavaliere gerosolimitano Bartolomeo Righi, pronipote del celebre Sabba da Castiglione (figlio di una figlia della sorella), che gli succedette come commendatario presso la città di Faenza. A lui fu dedicata dallo zio la sua opera letteraria più celebre, "Ricordi", completata all'inizio degli anni Quaranta del Cinquecento e pubblicata per la prima volta a Bologna nel 1545: tale scritto è costituito da una serie di consigli (ammaestramenti), utili per divenire un perfetto cavaliere. Bartolomeo viene invitato a condurre una vita rigidamente consona ai precetti della religione cristiana e alle regole dell'Ordine, lontana dalle vanità di ogni tipo, dalle occasioni e dalle apparenze del peccato; inoltre lo zio consiglia al giovane di essere un buon soldato e di fuggire l'ozio, perché la preghiera e la contemplazione non bastano a servire bene Dio.
L'originale olio su tela che lo ritraeva costituiva il pendant del ritratto di Sabba da Castiglione, di cui esiste una copia anch'essa conservata presso la galleria di Palazzo Branda: la critica ritiene infatti che i due ritratti originali vennero eseguiti per volontà del giovane stesso come omaggio allo zio che nel 1544 aveva rinunciato alla carica di commendatario in suo favore. La loro realizzazione dovrebbe dunque non superare di molto tale data e non oltrepassare il 1570, anno della morte di Bartolomeo; tale datazione sembra confermata anche dalla presenza nel dipinto raffigurante il nipote, del volume i "Ricordi del Saba" appoggiato sul tavolo, forse appena pubblicato al momento dell'esecuzione del quadro.
Collezione: Collezione del Museo Civico Palazzo Branda Castiglioni
Collocazione
Castiglione Olona (VA), Museo Civico Palazzo Branda Castiglioni
Credits
Compilazione: Uva, Cristina (2015)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3o210-01314/
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