Camera da letto verde
Descrizione
Cronologia: prima metà sec. XVIIImetà sec. XX
Tipologia: pertinenze decorative
Descrizione: Posta all'estremità meridionale delle sale del primo piano, la Camera da letto verde appare architettonicamente molto semplice e si distingue per un scenografico soffitto ligneo dipinto a finti cassettoni. Sotto ad esso una fascia decorativa prosegue lungo il perimetro delle pareti, nell'alternanza di finti elementi architettonici dipinti e medaglioni figurativi in cui compaiono paesaggi allegorici e animali, reali e mitologici, accompagnati da motti scritti in lingua latina.
La sala è dominata al centro dall'imponente letto a baldacchino, privo di colonne, realizzato in Lombardia tra il 1740 ed il 1760. Qui la parte sommitale, realizzata con un prezioso tessuto di seta intrecciato a fili d'argento, è stata disegnata con un suggestivo e classico decoro floreale a fogliame ed è sormontata da quattro pennacchi.
Alle pareti numerose tele e quadri di particolare rilevanza, come la tavola lignea dell'Ultima Cena, dipinta da un anonimo pittore di scuola fiamminga attivo nel nord Europa a cavallo tra XVII e XVIII secolo, e la tela dell'Immacolata Concezione ascrivibile alla bottega di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, attualmente collocata sopra il settecentesco secrétaire eseguito da ebanisti dell'Italia settentrionale. Numerosi altri mobili, suppellettili e tele adornano la sala.
Notizie storico-critiche: Sebbene alcune vicissitudini artistiche ed architettoniche di questa sala debbano essere ancora chiarite storicamente ed archivisticamente, è evidente che questo ambiente fu oggetto di una completa rivisitazione nel XVIII secolo, quando la famiglia Della Porta intese conferire all'intero complesso architettonico un rinnovato vigore artistico finalizzato ad affermare il proprio prestigio economico e politico, nell'ambito della nobiltà lombarda. In realtà è possibile ravvisare nella medesima sala due momenti distinti, entrambe risalenti al XVIII secolo. Alla prima metà del Settecento, ad esempio, risale l'intervento decorativo al soffitto dipinto a finti cassettoni, mentre al successivo cinquantennio è da ascrivere la realizzazione della fascia policroma decorativa dipinta da maestranze lombarde nella parte sommitale delle pareti.
Originario della Villa è anche l'imponente letto a baldacchino menzionato nel 1862 dall'Inventario di Carlo Carpani, che lo cita come "Baldacchino con sue tende in seta verde antichissimo ricamato". Qui il tessuto damascato del XVIII secolo utilizzato per i rivestimenti interni è stato parzialmente sostituito da successive integrazioni, mentre la fascia con a fili d'argento si seta decorata con motivi floreali è forse più antico del letto, ed è stato recuperato nel 1994 in un armadio della Villa. Ad epoche successive risalgono alcuni dei mobili a parete e delle tele in precedenza afferenti anche a collezioni private. L'Ultima Cena, ad esempio proviene dalla Collezione torinese Antonio Mazzoni, mentre l'Immacolata concezione, prima di essere donata al FAI, apparteneva alla Collezione pavese Gianfranco e Mirella Tartara. Poiché la Villa fu oggetto di numerosi furti e spoliazioni degli arredi originari negli ultimi decenni del XX secolo, molte opere presenti nella Camera da letto verde non provengono dall'abito varesotto e dalla villa stessa. Di proprietà del FAI, dunque, queste opere sono state inserite nell'ambito del progetto espositivo della Villa, che ha come scopo quello di far percepire il raffinato ambiente nel quale viveva la famiglia Della Porta Bozzolo.
Collezione: Collezione di Villa Della Porta Bozzolo
Collocazione
Casalzuigno (VA), Museo Villa della Porta Bozzolo
Credits
Compilazione: Uva, Cristina (2015); Zanzottera, Ferdinando (2015)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3o210-01318/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).