Aurora

ambito bergamasco

Aurora

Descrizione

Ambito culturale: ambito bergamasco

Cronologia: ca. 1700 - ca. 1799

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 127.5 cm x 68.5 cm (intero)

Descrizione: Nel dipinto viene presentata una raffigurazione del carro di Aurora, copiando l'analogo soggetto di Guido Reni. Aurora, a destra, introduce il carro di Apollo. Sopra di esso vola un puttino. Forti contrasti chiaroscurali mettono ancor più in evidenza le muscolature dei corpi e i caratteri fisionomici dei volti.
L'opera è inserita in una semplice cornice in legno modanato con profilatura interna dorata.

Notizie storico-critiche: La denominazione di Aurora è quella popolare, e si riferisce alla sola figura che precede il carro, volando fra le nubi. Il tema è più complesso: Febo Apollo che guida il carro del Sole circondato dalle Ore e preceduto dall'Aurora che annuncia il Giorno. Il celebre affresco fu commesso a Guido Reni dal cardinale Scipione Borghese per decorare il suo Casino nel Palazzo di Montecavallo, poi Rospigliosi-Pallavicini, ed eseguito tra il 1613 ed il '14.
Guido Reni realizzò l'affresco inserendolo al centro del soffitto, entro una grande cornice in stucco (opera di Ambrogio Buonvicino), immaginandolo come un "quadro riportato" cioè senza tener conto del fatto che andasse visto dal basso, per cui non si avvalse di alcuna prospettiva tanto che, per la sua migliore godibilità, è bene servirsi di uno specchio.
Reni immaginò il sorgere del Sole dal mare. Sullo sfondo di un cielo ancora notturno e nuvoloso, Aurora, la prima figura da destra, si libra in cielo recando in ciascuna mano una ghirlanda di rose allusive al colore del cielo all'alba.
Il putto subito dietro di lei è Fosforo, la prima stella del mattino, recante una torcia che rappresenta il sopraggiungere della luce. Segue un carro trainato da quattro focosi cavalli dal manto di diverso colore a indicare i differenti gradi di luce che precedono l'apparire del Sole; lo guida Elio, fratello di Aurora e personificazione del sole, qui assimilato ad Apollo, dio della luce.
La quadriga è circondata da un gruppo di fanciulle danzanti che si possono identificare con le Ore.
Che l'Aurora sia una delle opere più famose e copiate della storia dell'arte, lo dimostrano le numerose trasposizioni nei materiali più disparati.
Il dipinto presente nell'Ospedale di Bergamo è una copia settecentesca, dall'originale di Guido Reni, eseguita nell'ambito pittorico bergamasco.

Collocazione

Provincia di Bergamo

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Papa Giovanni XXIII

Credits

Compilazione: Iorio, Patrizia (2009)

Aggiornamento: Basilico, Andrea (2013); Gigante, Rita (2014)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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