Figura muliebre 2

Borella, Renzo

Figura muliebre 2

Descrizione

Identificazione: Figura femminile

Autore: Borella, Renzo (1948-), esecutore

Cronologia: 1971

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: cartone / pittura a olio

Misure: 41.5 cm x 48.8 cm (intero)

Descrizione: Figura femminile stilizzata sdraiata sul pavimento marrone con la mano che sostiene il capo. Sfondo azzurro. Contrasti tra colori caldi e colori freddi; effetti di luci e di ombre.
L'opera è inserita in una semplice cornice in legno modanato.

Notizie storico-critiche: Nelle opere di Borella ogni immagine pittorica nasce come una sorta di rappresentazione della dinamicità del tempo, del divenire della vita umana, senza pero' l'interesse a raffigurare un particolare attimo. La pittura diviene per Borella il mezzo per indagare quei legami invisibili che permettono ad ogni cosa di sopravvivere al tempo che passa.
I suoi lavori non hanno la pretesa di bloccare la corsa del tempo o di presagire il futuro, sono invece delle visioni di un eterno presente in continuo divenire: ecco che le opere si strutturano attraverso diverse immagini proposte in uno stesso momento, oppure come medesime forme diluite in spazi temporali contigui, ma differenti.
Su supporti lignei nascono illogici rapporti figurativi, dove ogni soggetto si trova a dialogare con l'altro solo perche' conviventi in uno stesso spazio materiale, quello della tavola, ma totalmente in antitesi per la loro appartenenza a mondi divergenti. I quadri ci appaiono cosi' come delle sovra-impressioni iconografiche, dove la stessa icona si e' trasformata in traccia, in indice, in una registrazione piu' formale e spirituale che obiettiva e imitativa.
Le forme delle dinamiche visioni di Borella, anche quando rimangono riconoscibili, perdono la loro incisività iconografica a vantaggio di quel magnetismo trasmesso dal lento movimento della scena. Sensazioni e cose sono immerse nel flusso della transitorietà e dell'effimero, sottoposte alle leggi di quel tempo che disintegra, travolge, nega e fa rinascere. Il pittore spezzino dipinge forme essenziali, deflagrate dalla luce, aggredite con la materia e profanate da profonde incisioni sulla superficie-palinsesto.
Le tracce incisive e i segni corroboranti di Borella sono paragonabili all'archetipo di ogni segno: al glifo, a quel codice dei codici che, come afferma Maurizio Vanni, costituisce quel "metalinguaggio che ci riporta indietro nel tempo.". I glifi dell'artista ricordano "i granelli di sabbia che scorrono da una parte all'altra della clessidra: un passaggio inesorabile che ci ricorda la fugacità del nostro presente, ma al tempo stesso ammicca all'imprevedibilità di ogni istante che si trova nel tempo in divenire".
Borella e' come colui che, "un po' come Proust, condanna ogni forma di piatto realismo, dando alla creazione artistica la funzione di fissare ed eternare le conquiste immaginative. L'artista con queste opere spinge lo spettatore a non avere paura di misurarsi con il tempo, a non temere il suo trascorrere, anzi induce il fruitore ancora di piu' a soffermarsi sul proprio presente, per ritrovare maggiore consapevolezza del proprio io e dell'attimo che sta vivendo.

Note biografiche
Renzo Borella, figlio del noto artista-paesaggista Giuseppe Borella, e' nato a La Spezia il 10 giugno 1948. Nel 1968 si diploma al liceo artistico di Carrara. Dal 1995 dirige a La Spezia una scuola d'arte, "Officina-Botteghe d'Arte", che, tutt'oggi, conta numerosi iscritti. La sua prima esposizione si e' tenuta nel 1971 alla Galleria La Sprugola di La Spezia. Nel 1975 ha preso parte alla Rassegna internazionale della giovane pittura italiana al Palazzo delle Esposizioni di Roma; ha partecipato alle mostre internazionali "Città di Faenza" e di Torre Pellice, ed e' stato premiato alla Rassegna nazionale di pittura di Campi Bisenzio e a quella di "Borgate della Lunigiana". Altri riconoscimenti e premi sono arrivati l'anno successivo con la partecipazione alla Rassegna dei giovani artisti liguri nella Biennale di Castelnuovo Magra e nel 1977 con la IX Biennale di pittura "Colori della Lunigiana" a Sarzana, nel 1978 vincendo il primo premio al concorso nazionale di pittura di Cutigliano (Pistoia). Nel 1979 viene inaugurata una sua mostra al Palazzo della Permanente a Milano, città dove l'artista si trasferisce per un decennio per poi tornare, all'inizio degli anni Novanta, a La Spezia.
In questi ultimi trent'anni ha esposto nelle maggiori città italiane (Roma, Milano, Venezia, Genova, Verona, Chiavari, Savona, Viareggio, Carrara, Imperia, Portovenere, Sarzana, Forte dei Marmi, ecc.) e alcune sue opere sono ospitate in permanenza nel Museo d'Arte Contemporanea di Busto Arsizio, di Gallarate e in quello di La Spezia. Attualmente, insieme alla nota galleria Menhir Arte Contemporanea di La Spezia, partecipa alle fiere d'arte contemporanea piu' prestigiose a livello europeo.

Collocazione

Provincia di Bergamo

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Papa Giovanni XXIII

Credits

Compilazione: Iorio, Patrizia (2009)

Aggiornamento: Basilico, Andrea (2013)

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