Rilievo
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Descrizione
Cronologia: post 1955 - ante 1984
Tipologia: scultura
Materia e tecnica: pietra / scultura
Misure: 97 cm x 10 cm x 49 cm (intero)
Descrizione: Bassorilievo che rappresenta le arti e i mestieri. Da sinistra a destra si possono infatti osservare; un personaggio maschile, in posizione frontale, che regge tra le mani una casa stilizzata, simbolo dell'architettura; un personaggio maschile, che volge le spalle al precedente ed è seduto di profilo, che reca in mano le rappresentazioni stilizzate di una tavolozza e di un pennello personificando la pittura; un personaggio in piedi, rappresentato di tre quarti, che si appresta a battere con un martello uno scalpello poggiato su un blocco ancora informe di pietra, rappresentazione della scultura. Dopo tali figure si susseguono le rappresentazioni di alcuni mestieri; un fabbro, che sta per battere con il martello un ferro su un'incudine; un personaggio maschile che lavora ad uno strumento caratterizzato da due grandi ruote, identificazione del lavoro industriale; infine una lavandaia, con l'asse di legno scanalata per i panni. I personaggi, posti tutti frontalmente e a figura intera, indossano abiti simili a tonache che, anche per la tipologia di attrezzi tradizionali con i quali sono caratterizzati, rendono la rappresentazione fissata in un'epoca indeterminabile e fuori dal tempo.
Notizie storico-critiche: Il bassorilievo decora l'esterno dell'attuale Centro Psico Sociale, in un edificio dell'ex Centro di rieducazione per motulesi da infortunio sul lavoro sorto a sua volta nell'area della ex Colonia elioterapica di Legnano. L'area della colonia, progettata dallo studio BBPR (Gian Luigi Banfi, Ludovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti, Ernesto Natan Rogers) dal 1937 al 1938, fu scelta per essere riconvertita in un Centro motulesi da infortunio sul lavoro a partire dal 1952 (anno della concessione dell'uso dell'area per tale scopo da parte del Commissariato Nazionale della Gioventù all'Ospedale di Legnano e della "Relazione sanitaria" del professor Gherardo Gerundini). Nel 1953 iniziarono i lavori di ristrutturazione affidati all'architetto Luigi Brusa: il centro fu edificato sulla base del vecchio edificio in parte ristrutturato, in parte demolito. Nel 1955 iniziò l'attività del Centro che rimase in funzione fino al 1984. Oggi la struttura è in parte distrutta e in abbandono, in parte sede appunto di un Centro Psico Sociale. La decorazione esaminata risale al periodo della riconversione in Centro motulesi da infortunio sul lavoro. In particolare la decorazione presenta diverse analogie, per la tematica legata al mondo del lavoro, lo stile e alcuni elementi iconografici ricorrenti, con le decorazioni dell'adiacente Chiesa, parte del complesso architettonico.
Quest'opera è infatti attribuibile allo stesso autore della via Crucis e della Pala d'altare della chiesa, inaugurato nel luglio del 1961.
L'artista, reinterpretando e semplificando la lezione accademica ottocentesca della cultura del bassorilievo che trova in Adolfo Wildt uno dei suoi massimi maestri, volutamente rifiuta la tecnica dello stiacciato a favore di una ricerca espressiva che si colloca a metà strada tra i bassorilievi all'egizia, nei quali il senso del rilievo è determinato dal contorno marcato e profondo che finisce quasi "a spigolo" verso il fondo, e il sottoquadro, che consiste nello scavare il contorno della figura non solo "a squadra", ma anche dietro i contorni della figura. Egli, dunque, ricerca semplici ma evidenti effetti chiaroscurali accresciuti dalle ombre dei soggetti scolpiti con un lieve sottoquadro che sembrano, tuttavia, smorzati anche dal linguaggio lirico-figurativo proprio di questi bassorilievi, costruiti come una sequenza autonoma di figure e non come una articolata visione scenico-prospettica. L'artista sembra debitore anche della lezione della grafica figurativa della metà del XX secolo, che pare come elemento ideale per l'esaltazione quasi ieratica del lavoro e per la valorizzazione quasi metafisica del lavoratore.
Sebbene con valenze e risultati estetico-compositivi differenti, la presenza di questi bassorilievi in un contesto originariamente progettato dal gruppo BBPR evoca altri esempi architettonici nei quali il gruppo stesso progetta l'inserimento di opere scultoree realizzate con questa tecnica esecutiva.
Apice di questa ricerca dello studio BBPR, ormai privato della presenza di Luigi Banfi, è il negozio Olivetti di New York, nel quale la decorazione a basso rilievo realizzata da Constantino Nivola si fonda unitariamente con l'architettura, elemento che non avviene con le sculture del Centro Motulesi da Infortunio sul lavoro. Unica eccezione, ma dalle differenziazioni evidenti, è forse costituito dai bassorilievi che decorano il vano ascensore, che assumono connotazioni inusuali all'interno della cultura figurativo-architettonica degli enti sanitari lombardi.
Collocazione
Provincia di Milano
Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Ovest Milanese
Credits
Compilazione: Torelli, Ilaria (2012)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3o340-00033/
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