Pastori con mucca e pecore all'abbeverata
Zuccarelli Francesco
Descrizione
Autore: Zuccarelli Francesco (1702/ 1788)
Cronologia: ca. 1748
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: olio su tela
Misure: 74 cm x 55.5 cm
Descrizione: In un verde e rigoglioso paesaggio, in basso al centro, si vede una pastrella in compagnia di due pastori e di un gruppo di animali; in profondità a sinistra si vede un'altra pastorella al pascolo e si intravedono alcune costruzioni.
Notizie storico-critiche: Riconoscibile (Maggi, 2003-2004, p. 102) con uno dei due "Paesaggi con pastorizie con cornice dorata" indicati nella Distinta delle opere lasciate da Pietro Bartolomeo Repossi senza alcuna attribuzione, questo dipinto, insieme al suo pendant (inv. n. D00029) è stato assegnato a Francesco Zuccarelli. Da questa attribuzione, condivisa dalla critica durante tutto il corso del Novecento, ha recentemente dissentito Terraroli (1991, p. 38) che ha preferito assegnarlo al pennello di Giuseppe Zais. Ora, al contrario, si preferisce tornare all'attribuzione allo Zuccarelli per evidenti motivi stilistici - facendo comunque presente che, in molti casi, la pittura dello Zais è facilmente confondibile con quella dello Zuccarelli, tanto che il bellunese divenne fatto oggetto, alla morte dello Zuccarelli, di commissioni da parte degli stessi che avevano preferito l'artista di Pitigliano - sia nell'impaginazione delle scene che paiono più intonate a un rigore classicista, sia nella costruzione delle figure che, nello Zuccarelli più che nello Zais, mantengono una forza volumetrica segnata anche da una costruzione disegnativa più robusta, specie nelle opere degli anni Trenta-Quaranta, che è sconosciuta allo Zais che preferisce per queste una conduzione più spigliata e compendiaria. Non è difficile, comunque, istituire un paragone assai interessante tra questo dipinto e lo sfondo della pala raffigurante San Girolamo Emiliani presenta i fanciulli alla Vergine, firmata e datata dallo Zuccarelli e presente tra le opere più interessanti della Pinacoteca Repossi. Vi si rintraccia, infatti, lo stesso rigore compositivo, la medesima fragranza cromatica e l'attenzione per la costruzione rigorosa e disegnata delle figure, oltre che una sostanziale assonanza con i caratteri generali della pittura arcadica zuccarelliana.
Collezione: Raccolte d'arte della Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
Collocazione
Chiari (BS), Pinacoteca Repossi
Credits
Compilazione: Fusari, Giuseppe (2006); Scorsetti, Monica (2006)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3y010-00028/
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