Ritratto di nobiluomo nello studio (Garuffa ?)
ambito italiano
Descrizione
Ambito culturale: ambito italiano
Cronologia: ca. 1740 - ca. 1760
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: olio su tela
Misure: 92 cm x 113.5 cm
Descrizione: Un nobiluomo indossa una marsina e sottomarsina con camicia abbellita da pizzi alle maniche ed al collo. É seduto dietro un tavolo coperto da una tovaglia a righe colorate; guarda l'osservatore pur essendo impegnato a scrivere con la penna d'oca su un foglio steso sul tavolo davanti a sè. Accanto al foglio si trova il calamaio e sul lato destro del tavolo vi sono tre libri impilati.
Notizie storico-critiche: Sebbene il restauro recente abbia ridato al dipinto una qualche leggibilità, i danni subiti nel corso dei secoli ne pregiudicano la possibilità di un giudizio estetico. Alcuni particolari come la foggia dei vestiti e il tappeto che copre lo scrittoio portano a collocarlo verso la metà del Settecento e lasciano pensare che lo si possa accostare ad altri due ritratti di personaggi della famiglia clarense dei Garuffa oggi nella Pinacoteca Repossi (D00073 e D00093). Si nota qui, pur nel generale impoverimento della materia pittorica, un certo amore per i particolari (del calamaio e dell'abbigliamento, in specie) mentre nulla è possibile sostenere riguardo alla caratterizzazione psicologica visto il precario stato di conservazione nel quale il dipinto ci è giunto. È, comunque, possibile ipotizzare che si tratti dello stesso autore del Ritratto di Abramo Garuffa con il quale condivide la semplicità di impostazione e la resa dei particolari anatomici.
Collezione: Raccolte d'arte della Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
Collocazione
Chiari (BS), Pinacoteca Repossi
Credits
Compilazione: Fusari, Giuseppe (2006); Scorsetti, Monica (2006)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3y010-00099/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).