San Nicola taumaturgo

scuola russa di Mstera o Palech

San Nicola taumaturgo

Descrizione

Ambito culturale: scuola russa di Mstera o Palech

Cronologia: post 1875 - ante 1890

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tempera all'uovo su tavola

Misure: 61.9 cm x 2.8 cm x 79.8 cm

Descrizione: San Nicola campeggia su fondo oro, frontale, a busto e benedicente con il gesto trinitario; con la sinistra regge il Vangelo. Ai lati, in due medaglioni, appaiono il Cristo e la Madre di Dio, l'uno con il Vangelo e l'altra l'omophorion.

Notizie storico-critiche: San Nicola campeggia su fondo oro, in posizione frontale, nella caratteristica rappresentazione a busto, benedicente secondo il gesto trinitario, mentre con la mano sinistra coperta regge il libro del Vangelo aperto all'inizio della pagina delle Beatitudini. San Nicola è raffigurato, secondo la tradizione, rivestito dei paramenti vescovili ornati di croci; l'omophorion verde, crocesignato, ricade sul davanti. Il volto, circondato da un nimbo d'oro orlato di rosso, è ascetico, con ampia fronte, barba, baffi sottili e grandi occhi ricolmi di spirito contemplativo. Ai lati del santo, in due piccoli medaglioni, appaiono il Cristo e la Madre di Dio, l'uno con in mano il Vangelo e l'altra l'omophorion: è la rappresentazione iconografica del miracolo di Nicea (325): durante il primo concilio ecumenico di Nicea, Nicola, sdegnato per la dottrina eretica di Ario, manifestò la sua vivace opposizione schiaffeggiando Ario; questi se ne lagnò con l'imperatore Costantino, che spogliò delle insegne vescovili Nicola e lo fece incarcerare. Durante la notte però gli apparvero Cristo e la Vergine, in atto di restituirgli rispettivamente il Vangelo e l'omophorion, quasi a simboleggiare una sorta di divina reinvestitura a vescovo e confermando così la vera fede di Nicola. L'episodio dello schiaffo fu aggiunto nella Rus' non più tardi del XV secolo, ma si diffuse poi assai ampiamente. Ai lati del volto di San Nicola appare la scritta in caratteri cirillici in corsivo, a sx: San Nicola e a dx: Taumaturgo, a ricordare i molti miracoli del santo. Sul medaglione con Gesù si vedono, in rosso i due digrammi: IC XC, acronimo ottenuto dalla prima e ultima lettera delle due parole Gesù Cristo, scritte secondo l'alfabeto greco, Iesous Christos; la lettera finale sigma è scritta nella forma lunata che ricorda la lettera latina C); sul medaglione con la Vergine si leggono i due digrammi: MP OY, abbreviazione di Meter Theou = Madre di Dio.

Collezione: Raccolte d'arte della Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi

Collocazione

Chiari (BS), Pinacoteca Repossi

Credits

Compilazione: Gualina, Camilla (2016); Lobefaro, Mariella (2016)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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