Crocifissione
scuola russa siberiana
Descrizione
Ambito culturale: scuola russa siberiana
Cronologia: post 1825 - ante 1850
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tempera all'uovo su tavola
Misure: 38.3 cm x 2.3 cm x 44.6 cm
Descrizione: Cristo crocifisso al centro; a destra della Croce si ergono le croci dei due ladroni: quello di dx rivolge il suo volto pieno di speranza verso Gesù; quello alla sx volge lo sguardo lontano. Alla dx della Croce, Maria di Magdala e Maria di Cleofa sorreggono la Madre di Dio; a sx Giovanni apostolo reclina il capo, con le braccia incrociate sul petto, mentre il centurione romano Longino alza il volto verso il Cristo. Nel registro inferiore dell'icona, a sinistra per l'osservatore, tre soldati romani si giocano ai dadi la tunica rossa di Gesù. In alto, al centro della cornice, è dipinto il Mandylion o "immagine di Edessa"; a lato, a dx e a sx: i santi Paolo ap., Eudochia, Giovanni ep., e Niphonte Minchs.
Notizie storico-critiche: La "Crocifissione di Gesù Cristo" è presente nell'iconografia russa fin dall' XI secolo con la caratteristica forma della croce del tipo ad otto punte, detta anche "croce russa"; tipica è l' inclinazione della traversa inferiore (scabellum pedum) su cui poggiano i piedi del Cristo, il cui corpo non presenta evidenti segni di torture e sofferenze fisiche, mentre nelle Crocifissioni occidentali il Cristo in croce sconvolge con la drammaticità tutta fisica delle ferite sanguinanti e delle membra tese e contratte dal dolore e dal peso stesso del corpo.
Il nostro esemplare, di Scuola russa (Siberia) del secondo quarto del XIX secolo, mostra ergersi al centro, su fondo oro inciso e bulinato, Cristo crocifisso; il volto, dagli occhi chiusi, reclinato sulla spalla destra e circonfuso da un nimbo crociato d'oro, è sereno: tutto è compiuto; nell'oro del cielo due angeli tendono verso di lui finissimi panni per detergerne il volto; negli angoli le faccine della luna e del sole spiccano fra le nuvole; alla dx e alla sx del Crocifisso sono rappresentate la lancia e la canna con la spugna imbevuta d'aceto, chiari richiami ai testi evangeli della Passio. A destra della Croce di Cristo, quasi nera a rappresentare la morte e il dolore, si ergono le croci, più chiare, dei due ladroni: quello di dx, pentito, rivolge il suo volto pieno di speranza verso Gesù; quello alla sx volge lo sguardo lontano.
Alla dx della Croce, in piedi, ricoperte dal maphorion e col capo aureolato d'oro, Maria di Magdala e Maria di Cleofa sorreggono la Madre di Dio, che è in atteggiamento di preghiera e di adorazione; a sx Giovanni apostolo reclina il capo, con le braccia incrociate sul petto, in atteggiamento di devozione e contemplazione, mentre il centurione romano Longino, splendido nella sua armatura d'oro, alza il volto verso il Cristo: anche lui ha un nimbo d'oro intorno al capo, simbolo della sua conversione. Nel registro inferiore dell'icona, a sinistra per l'osservatore, tre soldati romani, chini a terra, si giocano ai dadi la tunica rossa di Gesù: da ammire la finissima incisione in foglia d'oro su armature, scudo, calzature. La scena della Crocifissione si erge sullo sfondo del muro e delle cupole del tempio di Gerusalemme; è racchiusa in una cornice, che, in alto e in basso è fitomorfa, incisa e bulinata d'oro su fondo rosso e nero; in alto, al centro della cornice, è dipinto il Mandylion o "immagine di Edessa" (il volto di Gesù "acheropita", cioè non "fatto da mano umana"); a lato, a dx e a sx: i santi Paolo ap., Eudochia, Giovanni ep., e Niphonte Minchs.
Collezione: Raccolte d'arte della Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
Collocazione
Chiari (BS), Pinacoteca Repossi
Credits
Compilazione: Gualina, Camilla (2016); Lobefaro, Mariella (2016)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3y010-01654/
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