Trittico con la Madre di Dio in trono

scuola greca continentale

Trittico con la Madre di Dio in trono

Descrizione

Ambito culturale: scuola greca continentale

Cronologia: metà sec. XVIII

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tempera all'uovo su tavola

Misure: 32.3 cm x 23.9 cm

Descrizione: Il trittico è composto, al centro, da una tavola intera incavata, più due tavolette laterali. L'immagine centrale è quella della Madonna-regina, seduta su un trono regale; con la sinistra regge sul ginocchio sinistro il figlio, mentre con la destra lo addita all'umanità come la Via. Il Figlio regge con la mano destra un globo crucigero. A sinistra e a destra del trono due santi monaci dalla lunga barba scura e dal volto ieratico, inchinati verso il trono, con le mani tese verso Maria e il Figlio. Nell'anta sinistra (per chi osserva), in alto, si riconosce un santo vescovo, ritratto a mezzo busto e, nella fascia inferiore, dall'iconografia si individua san Giorgio che sta uccidendo il drago; a destra, in alto, a mezzo busto è raffigurato un santo monaco e, sotto, sempre dall'iconografia si riconosce l'altro giovane cavaliere guerriero: San Demetrio.

Notizie storico-critiche: Il modulo iconografico della Madonna Kyriotissa (che assisa in trono porta il Signore) raffigura il tipo trionfale di Maria Regina, già accennato nelle catacombe nella scena dell'adorazione dei magi e impostosi poi dopo i Concili di Efeso (431) e di Calcedonia (451), nei quali la Chiesa riconobbe la divina maternità di Maria fregiandola del titolo di Theotokos. La Madonna viene presentata come il "trono della Sapienza". Ella, al modo delle imperatrici bizantine, è seduta su un trono regale e tiene seduto sulle sue ginocchia il Figlio.
Il nostro trittico è composto, al centro, da una tavola intera incavata, più due tavolette laterali. Il dipinto, tempera all'uovo e lacche su fondo oro, appartiene alla scuola iconografica della Grecia continentale e risale alla metà del XVIII secolo. La totale ossidazione e cristallizzazione dell'olifa impedisce purtroppo la lettura della cromia originale. L'immagine centrale è quella della Madonna-regina, seduta su un trono regale; indossa, secondo i canoni iconografici, una veste azzurro-blu (la sua umanità) ricoperta da un ampio maphorion porpora scuro (la sua divinità), su cui è posata una corona regale, a sua volta circonfusa da nimbo d'oro; con la sinistra regge sul ginocchio sinistro il figlio, mentre con la destra, nella posizione della odigitria, lo addita all'umanità come la Via. Il Figlio, che siede ben ritto, ha la statura di un bimbo, ma le sembianze di adulto, a sottolineare il suo carattere divino; regge con la mano destra un globo crucigero, simbolo della Sua supremazia celeste e terrena. A sinistra e a destra del trono due santi monaci (l'olifa imbrunita non permette la decifrazione dei nomi) dalla lunga barba scura e dal volto ieratico, inchinati verso il trono, con le mani tese verso Maria e il Figlio. Nell'anta sinistra (per chi osserva), in alto, si riconosce un santo vescovo, ritratto a mezzo busto e, nella fascia inferiore, dall'iconografia si individua san Giorgio raffigurato, secondo tradizione, da santo guerriero che sta uccidendo il drago; a destra, in alto, a mezzo busto è raffigurato un santo monaco e, sotto, sempre dall'iconografia si riconosce l'altro giovane cavaliere guerriero: San Demetrio. La santità di ognuno è sottolineata dai nimbi in foglia d'oro. Il trittico è custodito in teca contemporanea

Collezione: Raccolte d'arte della Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi

Collocazione

Chiari (BS), Pinacoteca Repossi

Credits

Compilazione: Gualina, Camilla (2016); Lobefaro, Mariella (2016)

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