Madre di Dio in trono
scuola russa moscovita
Descrizione
Ambito culturale: scuola russa moscovita
Cronologia: fine sec. XIX
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tempera grassa su tavola
Misure: 63.5 cm x 3.4 cm x 142.9 cm
Descrizione: La Madonna-regina è rappresentata seduta su un trono regale e il Figlio le è seduto in grembo: ha la statura di un bimbo, ma le sembianzedi adulto, a sottolineare il suo carattere divino. Il nimbo, bulinatio, è crociato, per indicare il Salvatore, e contiene le tre lettere sacre O ON, il Nome rivelato da Dio a Mosè. La mano sinistra trattiene un ceruleo globo crucigero (simbolo della supremazia di Cristo), posato sulla sua gamba sinistra; la mano destra è alzata in segno di benedizione. Ai lati del nimbo di Maria, in due medaglioni blu sono scritti in oro i sacri e canonici digrammi: Madre di Dio.
Notizie storico-critiche: Il modulo iconografico della Madonna Kyriotissa (che assisa in trono porta il Signore) raffigura il tipo trionfale di Maria Regina, già accennato nelle catacombe nella scena dell'adorazione dei magi e impostosi poi dopo i Concili di Efeso (431) e di Calcedonia (451), nei quali la Chiesa riconobbe la divina maternità di Maria fregiandola del titolo di Theotokos. La Madonna viene presentata come il "trono della Sapienza". Ella, al modo delle imperatrici bizantine, è seduta su un trono preziosamente decorato e tiene seduto sulle sue ginocchia il Figlio. La solennità dell'Immagine è resa dalla staticità frontale di Madre e Figlio, sullo stesso asse verticale. Questa grandiosa visione è stata spesso cantata dai Padri della Chiesa e dai testi liturgici.
La nostra icona, su tavola lignea centinata, è un'icona despotica, un'icona cioè che faceva parte del primo ordine dell'iconostasi, immediatamente a destra della porta bella; provenie dalla stessa iconostasi dell'icona D00403.
Di scuola iconografica moscovita, risale alla fine del XIX secolo. L'immagine raffigurata, a tempera grassa su fondo oro finemente inciso e bulinato, è quella della Madonna-regina, seduta su un trono regale, che riluce dell'oro divino; il Figlio le è seduto in grembo. Maria indossa, secondo i canoni iconografici, una veste azzurro-blu ricoperta da un ampio un maphorion porpora scuro, orlato con greche finemente decorate, che getta un'ombra sul suo volto, sottolineandone l'ovale. Nel suo grembo siede il Figlio, vestito dal chiton verde, ricoperto dall' imation oro-arancio: ha la statura di un bimbo, ma le sembianzedi adulto, a sottolineare il suo carattere divino. Il nimbo, bulinatio, è crociato, per indicare il Salvatore, e contiene le tre lettere sacre O ON, il Nome rivelato da Dio a Mosè. La mano sinistra trattiene un ceruleo globo crucigero (simbolo della supremazia di Cristo), posato sulla sua gamba sinistra; la mano destra è alzata in segno di benedizione. La rappresentazione della Vergine e del Bambino è caratterizzata da una realistica resa dei volumi: si consideri il rilievo delle gambe e ginocchia lasciato scorgere dal maphorion, e da una certa libertà di movimento: Maria ruota leggermente le ginocchia verso destra, come pure i suoi occhi, dal vivido sguardo. Anche il Bambino, seduto eretto e sicuro in grembo alla Madre, che lo trattiene con entrambe le mani, piega le gambe, tenendone una più alzata dell'altra a sostenere il globo crucigero: la postura e la resa volumetrica sono date dal drappeggio del chitone e simboleggiano in modo realistico la natura umana del Cristo incarnato. La maestà e la ieracità della Vergine col Figlio sono esaltati dai preziosi nimbi bulinati e dallo sfondo d'oro dell'icona finemente arabescato con crisografia: qui il colore cede il posto alla luce divina. Ai lati del prezioso e raggiato nimbo di Maria, in due medaglioni blu sono scritti in oro i sacri e canonici digrammi: Madre di Dio.
Collezione: Raccolte d'arte della Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
Collocazione
Chiari (BS), Pinacoteca Repossi
Credits
Compilazione: Gualina, Camilla (2016); Lobefaro, Mariella (2016)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3y010-01669/
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