Madre di Dio "Fonte di vita"

H M (attr.)

Madre di Dio "Fonte di vita"

Descrizione

Autore: H M (attr.), saggiatore

Ambito culturale: scuola russa di San Pietroburgo

Cronologia: ultimo quarto sec. XVIII

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tempera all'uovo su tavola; metallo sbalzato e cesellato

Misure: 27.8 cm x 2.7 cm x 31.9 cm

Descrizione: Maria è rappresentata seduta in una maestosa vasca, mentre tiene in grembo il Bambino. in posizione frontale, benedicente con la mano destra, mentre nella sinistra tiene il "volumen" della Leggi. La Madre di Dio è attorniata dagli arcangeli Michele e Gabriele, ritti su due cuscini di nubi che portano le insegne celesti. La vasca è colma d'acqua e intorno ad essa patriarchi, prelati, sacerdoti, diaconi, Re e Regine, Principi e gran dame, rivestiti con gli abiti liturgici del loro rango, invocano la Madre di Dio; in primo piano, sul bordo della vasca, oranti e invocanti, infermi, paralitici, sciancati e menomati. La scena è racchiusa in una cornice scura listata di rosso, in cui, a dx, (per chi osserva) è raffigurata santa Akilina e a sx san Giovanni Damasceno.

Notizie storico-critiche: Il Santuario e la festa liturgica della Madonna "Sorgente di Vita" hanno da sempre toccato il cuore dei fedeli divenendo una fonte inesauribile di ispirazioni per una vasta gamma di raffigurazioni sia su tavola, sia musive, sia affrescate. Il modello di questa Icona ha avuto le sue prime espressioni nei tipi iconografici più tradizionali (Odigitria, Elousa) per poi stabilizzarsi, intorno al XIV secolo, nella versione seguente: Maria viene rappresentata seduta in una maestosa vasca simile ad un fonte battesimale, mentre tiene in grembo il Bambino. Le iscrizioni liturgiche richiamano sempre alla Zoodochos Pege (sorgente di vita). Nel contesto mariologico, come suggeriscono i testi liturgici, il simbolo della sorgente si può interpretare in due sensi. Maria stessa è l'acqua o, al contrario, l'acqua è Cristo, Maria è la Fontana, la terra da dove l'acqua scaturisce, che da essa è resa fertile e fatta germogliare. L'Icona che presentiamo, "scritta" a. tempera all'uovo, nimbi e dettagli in foglia d'oro, su una tavola intera di tiglio, della Scuola di San Pietroburgo, risale all'ultimo quarto del XVIII sec. La Madre di Dio è attorniata dagli arcangeli Michele e Gabriele, ritti su due cuscini di nubi, che portano le insegne celesti (il bastone, merillo, misura ed il disco detto zercalo, specchio, in cui sono iscritti i sacri digrammi IC XC). La Theotokos si erge per tre quarti, seduta nel prezioso calice, riccamente ornato e illuminato dalla crisografia, che si innalza dalla vasca (che richiama il fonte battesimale); offre all'adorazione il Divin Figlio che le sta seduto in grembo, in posizione frontale, benedicente con la mano destra, mentre nella sinistra tiene il "volumen" della Legge. Entrambi sono sontuosamente rivestiti degli abiti regali rosso cupo, ravvivati dalla luminosità dell'oro. La vasca è colma d'acqua e intorno ad essa patriarchi, prelati, sacerdoti, diaconi, Re e Regine, Principi e gran dame, rivestiti con gli abiti liturgici del loro rango, invocano la Madre di Dio che conceda loro l'acqua di vita; in primo piano, sul bordo della vasca, oranti e invocanti, infermi, paralitici, sciancati e menomati. La scena è racchiusa in una cornice scura listata di rosso, in cui, a dx, (per chi osserva) è raffigurata santa Akilina e a sx san Giovanni Damasceno, con abiti liturgici finemente illuminati dalla crisografia;: il loro nome è scritto in rosso, sopra il nimbo della santità.
L'icona è rivestita da una ricca Riza in argento sbalzato e cesellato con doratura recente; il nimbo della Vergine è stato sostituito. Punzoni (spuri?) di Mosca, manca il punzone con la data e quello del titolo. Il punzone del saggiatore è illeggibile. Punzone dell'ipotetico argentiere: H M

Collezione: Raccolte d'arte della Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi

Collocazione

Chiari (BS), Pinacoteca Repossi

Credits

Compilazione: Gualina, Camilla (2016); Lobefaro, Mariella (2016)

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