Copricapo di marionetta

manifattura Italia settentrionale

Copricapo di marionetta

Descrizione

Ambito culturale: manifattura Italia settentrionale

Cronologia: post 1890 - ante 1899

Tipologia: teatro di figura

Materia e tecnica: cartone; cotone; raso; nastro; stagnola; canoutilles; pietra di vetro

Misure: 5 x Ø 10

Descrizione: Il copricapo femminile, di foggia orientale, è di cartone ricoperto di cotone bianco, privo di calotta superiore, con inserto di raso rosso con fiori bianchi. Presenta ai bordi nastro laminato argento e sul davanti un fiocco di raso azzurro con nastro laminato argento al centro, decorato con carta stagnola rossa e tre canoutilles tipo corallini (due bianchi e uno azzurro). Altra stagnola rossa decora la parte posteriore. Ai lati sono fissate due fasce di raso azzurro con fiori bianchi, bordate con nastro laminato argento e decorate in basso con una pietra di vetro sfaccettato e canoutilles di vetro dorato. Un'altra pietra di vetro sfaccettata è cucita nel centro di una coccarda posta sul lato destro.

Notizie storico-critiche: Gottardo Zaffardi intorno al 1960 affianca l'attività di marionettista e burattinaio con quella di collezionista. Vende parte del suo materiale al Comune di Milano dal 1978 al 1980. Successivamente, verso la metà degli anni '80 vende il restante materiale al Museo Civico Polironiano di San Benedetto Po (Mn). Il fondo Zaffardi è diviso in queste due collezioni, anche i suoi spettacoli tra cui "Aida" della Compagnia Pallavicini e alcuni numeri di Varietà della Compagnia Podrecca/ Vanelli hanno queste due collocazioni. La maggior parte dei vestiti della Collezione Zaffardi provenivano dalla Compagnia Pallavicini che a sua volta aveva acquisito pezzi prodotti dalle Compagnie Ajmino, Pavero e Ponti.

Collocazione

Milano (MI), Collezione Scuola Paolo Grassi

Credits

Compilazione: Acquaviva, Laura (2005); Fumagalli, Anna (2005)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).