Abito femminile di burattino

manifattura emiliana

Abito femminile di burattino

Descrizione

Identificazione: Fata

Ambito culturale: manifattura emiliana

Cronologia: post 1890 - ante 1899

Tipologia: teatro di figura

Materia e tecnica: lana; nastro laminato; tessuto; metallo; nastrino

Misure: 20 x 43.5

Descrizione: L'abito femminile è composto da una sottoveste di lana azzurra bordata con nastrino azzurro e veste di voile azzurro con collo e maniche a punta bordati con nastro laminato argento; alle maniche è cucito un fiocco dello stesso nastro. Il tessuto delle maniche è bianco con disegni geometrici e floreali a rilievo ed hanno fodera bianca. L'apertura posteriore è chiusa da piccoli automatici di metallo.

Notizie storico-critiche: I materiali Preti di questa Collezione provengono dall'edificio di Carlo Preti al quale si sono aggiunti nei primi anni del '900 quelli del fratello Guglielmo quando questi decide di ritirarsi dal lavoro. A questi si aggiungono quelli prodotti da Ermenegildo Preti e dai suoi numerosi figli (Rosa, Nando, Dario, Maria). Gli abiti della Compagnia erano confezionati in famiglia dalle abili mani di Luigia, moglie di Ermenegildo, Rosa, loro figlia, e Maria, loro nipote. Queste si erano anche specializzate nella confezione di cappelli e parrucche. Importante era la scelta dei tessuti, delle passamanerie e degli accessori. I materiali più raffinati erano anche acquistati a Milano dove avevano rapporti con le sartorie che confezionavano i costumi per il Teatro alla Scala. Sempre a Milano erano acquistati gli accessori per i costumi: paillettes, canoutilles, perline di vetro, pietre preziose, passamanerie dorate e argentate, etc. Per i modelli prendevano spunto da libri d'arte, riviste di moda, calendari da barbiere, fino alle carte da gioco.

Collocazione

Milano (MI), Collezione Scuola Paolo Grassi

Credits

Compilazione: Acquaviva, Laura (2006); Fumagalli, Anna (2006)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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